Tempi duri per i Krampus: il sindaco di Dobbiaco in Alto Adige, ha firmato un’ordinanza comunale con cui ha voluto limitare la circolazione delle celebri maschere demoniache nel giorni 5, 6 e 8 dicembre per partecipare alla sfilata di San Nicola. Questo vuol dire, dunque, che la tradizionale comparsa dei diavoli non potrà esulare gli appuntamenti pubblici previsti per la festa. In caso contrario sono previste delle multe che vanno dai 50 ai 300 euro.
Per quale motivo, però, si è sentito il bisogno di questo tipi di provvedimento? A dire il vero le maschere tradizionali dei Krampus, con i loro denti aguzzi e la morfologia a metà strada tra un animale selvatico ed un demone, sono spaventose. Per questo motivo, dunque, già da molto tempo chi partecipa alla sfilata mascherato ha il dovere di rispettare limitazioni e regole di sicurezza molto severe.
Questo per permettere al pubblico di osservare in assoluta serenità e armonia la sfilata. Un appuntamento cui partecipano anche molti bambini, visto che viene chiusa proprio dalla presenza rassicurante di San Nicola pronto a dare doni ai più piccoli. Così, per mantenere ancora di più l’ordine pubblico, il sindaco Rienzner ha pensato di limitare anche la possibilità d’indossare le maschere al di fuori delle celebrazioni programmate.
Ma quando e come nasce la tradizione dei Krampus? La loro sfilata trae origine da una tradizione pagana diffusa in Trentino Alto Adige e in Austria, che coincide con il solstizio d’inverno. Ossia i giorni di dicembre in cui il buio prende il sopravvento sulla luce per poi arretrare lentamente. In questa visione d’insieme i Krampus hanno un ruolo ben preciso. Con le grida emesse ed il frastuoni dei pesanti campanacci che indossano, infatti, il loro compito è proprio quello di scacciare gli spiriti maligni dell’inverno e punire i “bambini cattivi”. Come arma, ad esempio, hanno anche una frusta con cui, almeno in passato, potevano impressionare gli spettatori.
La loro apparizione, poi, culmina il 5 dicembre, giorno in cui si festeggia proprio San Nicola. Il vescovo, infatti, è il protagonista di un antico racconto che lo vede dominare ed esorcizzare un’inquietante creatura demoniaca celatasi tra un gruppo goliardico di giovani proprio grazie alle loro maschere terrificanti e ai mantelli fatti di figlie e pellicce. Per questo motivo, dunque, ogni anno si festeggia la vittoria del santo con una sfilata di giovani mascherati da demoni pronti a punire chiunque si sia comportato male-