L’hanno ribattezzata la Pietà di Gaza. Lo scatto che si è aggiudicato il titolo di World Press Photo 2024 lo ha fatto il fotografo della Reuters Mohammed Salem. E immortala una donna mentre stringe al petto la nipote di 5 anni uccisa da un bombardamento israeliano a Khan Younis. L’autore, originario di Gaza, ha dunque vinto il prestigioso riconoscimento internazionale con una foto straziante. La protagonista, Inas Abu Maamar, 36 anni, abbraccia la piccola Saly, uccisa insieme alla madre e alla sorella quando un missile israeliano ha colpito la loro casa.
Salem ha parlato della foto, fatta lo scorso 2 novembre, come il “momento forte e triste che riassume il senso più ampio di ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza“. Nato in Palestina nel 1985, Mohammed Salem vive e opera nella striscia. Qui si è laureato, iniziando a collaborare con la nota agenzia Reuters dal 2003. Il suo focus principale è il conflitto israelo-palestinese, ma si occupa anche di altre situazioni internazionali. Tra i premi ricevuti in carriera ci sono il China International Press Photo Contest, il Pictures of the Year International e il Dubai Press Club media award. Per Salem si tratta del secondo premio World Press Photo della carriera. Il primo arrivò 10 anni fa, sempre per un’altra rappresentazione del conflitto nella Striscia di Gaza.
World Press Photo è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro con sede in Olanda, fondata nel 1955. E ogni anno premia le migliori foto in varie categorie. Secondo la presidente della giuria mondiale Fiona Shields, responsabile della fotografia del quotidiano The Guardian l’immagine: “È incredibilmente commovente da vedere. E allo stesso tempo è un’argomentazione per la pace, che è estremamente potente quando la pace può talvolta sembrare un’improbabile fantasia“. La giuria del World Press Photo ha pertanto elogiato il senso di cura e rispetto dello scatto di Mohammed Salem, sottolineando come offra uno “sguardo metaforico e letterale su una perdita inimmaginabile“.
Sono state altre tre, come detto, le categorie premiate. Per la Photo Story of the Year il premio è andato a Lee-Ann Olwage con la serie di foto Valim-babena. Il Photo Long-Term Project Award è andato ad Alejandro Cegarra con The Two Walls. Infine, Julia Kochetova ha vinto il Photo Open Format Award, per la miglior foto in Open Format, con War Is Personal.