Potrebbe finalmente risolversi il mistero della morte di Amelia Earhart, l’aviatrice scomparsa nel 1937 a bordo del suo bimotore, mentre cercava di circumnavigare il globo in volo. Nelle ultime ore, infatti, il velivolo sarebbe stato ritrovato, sprofondato nell’oceano Pacifico. La scoperta è stata possibile grazie alle perlustrazioni fatte dai mezzi della Deep Sea Vision. Essi hanno catturato immagini sfocate di un oggetto che potrebbe essere proprio il Lockheed 10-E Electra. Le ricerche condotte da Tony Romeo hanno portato alla perlustrazione di 6.000 miglia di Oceano Pacifico con un drone avveniristico.
La donna, lo ricordiamo, fu avvistata l’ultima volta in Papua Nuova Guinea. Di lei si persero le tracce all’isola Howland, tra Hawaii e Australia. La dichiarazione di morte per lei e il suo navigatore, Fred Noonan, arrivò nel gennaio del 1939.
Il relitto, secondo il Wall Street Journal, si trova a 5.000 metri di profondità, proprio nella zona dell’incidente. Per Romeo ci sono sufficienti speranze che si tratti di quello di Earhart, in virtù del fatto che non si segnalano altri incidenti noti in quel punto. Ciò tuttavia non ferma le ricerche che continueranno per ottenere la certezza definitiva. Già tra il 2002 e il 2017, un’altra società, Nauticos, provò a mettersi sulle tracce dell’aereo di Amelia Earhart, senza successo.
La storia di Amelia Earhart colpì molto l’opinione pubblica americana. Negli anni molti furono i tributi artistici a lei. Joni Mitchell le dedicò la canzone Amelia. Mentre nel 2009 la regista indiana Mira Nair diresse un biopic interpretato da Hilary Swank e Richard Gere. Anche Diane Keaton vestì i suoi panni nel film Amelia Earhart, the final flight.