La leader del partito di estrema destra francese Rassemblement National (RN), Marine Le Pen, è stata giudicata colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici. Il tribunale francese ha emesso una sentenza che prevede quattro anni di reclusione, di cui due da scontare con il braccialetto elettronico, una multa di 100.000 euro e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Ciò impedirà a Le Pen di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027, cambiando di fatto gli equilibri dell’estrema destra francese.
Tra gli imputati coinvolti nel processo figurano nomi di spicco del Rassemblement National come Louis Aliot, sindaco di Perpignan, Jean-François Jalkh, ex presidente ad interim del partito, Nicolas Bay e Bruno Gollnisch. Nell’inchiesta era coinvolto anche il padre della politica, Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National, deceduto lo scorso gennaio.

Il Rassemblement National, che ha visto crescere il proprio consenso nelle ultime tornate elettorali, dovrà ora riorganizzarsi e individuare un nuovo candidato. Tra i possibili successori spicca Jordan Bardella, attuale presidente del partito e figura in ascesa all’interno della destra francese.
Il processo ha riguardato un’indagine su un presunto utilizzo illecito di fondi europei destinati agli assistenti parlamentari. Secondo l’accusa, tra il 2004 e il 2017, Le Pen e altri membri del RN avrebbero deviato circa 4,1 milioni di euro, utilizzandoli per finanziare attività di partito invece che per il lavoro degli assistenti. Il tribunale ha riconosciuto la colpevolezza della leader del partito, così come di altri esponenti del RN coinvolti nel caso.
Je suis Marine! @MLP_officiel
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) March 31, 2025
Tante le manifestazioni di sostegno a Le Pen. Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha scritto sul suo profilo di X “Je suis Marine!”, riprendendo il famoso “Je suis Charlie” usato per esprimere solidarietà a Charlie Hebdo, dopo l’attentato del 2015. Anche il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini si è espresso in favore di Le Pen.
“Chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali. A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania. Quella contro Marine Le Pen è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui Le pulsioni belliche di von der Leyen e Macron sono spaventose. Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!“.
Il FRassemblement national è stato condannato al pagamento di una ammenda pari a due milioni di euro oltre che alla confisca di un milione di euro sequestrati durante l’inchiesta