La storia di Paolo Macchiarini è quella di un medico chirurgo toracico di Viareggio che ha lavorato anche in Svezia e che è stato condannato a due anni e mezzo di carcere dalla corte d’appello di Svea, in Svezia, per aver inflitto a tre pazienti, in seguito deceduti, inutili sofferenze attraverso il trapianto sperimentale di trachea con cellule staminali. Sulla vicenda di Macchiarini, che ha lavorato anche presso l’ospedale di Careggi a Firenze tra il 2009 e il 2012, pesa anche la testimonianza di Benita Alexander, una giornalista americana che sostiene di essere stata ingannata da Macchiarini, che aveva promesso di sposarla in pompa magna e di vivere con lei a Barcellona, ma era già sposato.
Ma chi è Paolo Macchiarini? Nato il 22 agosto 1958 a Viareggio, Macchiarini è un chirurgo toracico laureato a Pisa nonché ex ricercatore di medicina rigenerativa, divenuto noto per frode di ricerca e comportamento manipolativo. Precedentemente considerato un pioniere nell’utilizzo di scaffold (una sorta di impalcatura sulla quale l’organismo può rigenerare l’osso) sia biologici che sintetici seminati con cellule staminali dei pazienti, l’uomo è salito agli onori delle cronache sanitarie per aver effettuato il primo trapianto al mondo di trachea, nel 2008 a Barcellona. Un risultato che ha aperto a Macchiarini le porte dell’Ospedale di Careggi, nel quale è rimasto per quasi quattro anni, collezionando numerosi scontri con gli altri professionisti. In Italia, fu coinvolto anche in un inchiesta iniziata nel 2012 con l’arresto e terminata nel 2021 con la sua assoluzione; le accuse: tentata concussione, truffa aggravata e falso, tutte al di fuori dell’attività chirurgica del medico.
Dal 2010, Macchiarini è stato visiting professor e direttore con un contratto temporaneo presso il Karolinska Institutet (KI) svedese. Qui il medico fu accusato di eseguire interventi chirurgici sperimentali in modo non etico, anche su persone relativamente sane, causando decessi per sette degli otto pazienti che avevano ricevuto uno dei suoi trapianti di trachea sintetica. Un comportamento che, nel 2016, gli costò il licenziamento per violazione dell’etica medica, dopo essere stato accusato di aver anche falsificato il suo curriculum. Questo non ha fermato però Macchiarini, che ha portato il proprio metodo di lavoro – sempre al centro di polemiche e contestazioni per gli esiti negativi – anche in Russia, Islanda, Regno Unito e Stati Uniti. E, proprio negli Stati Uniti, l’uomo è diventato anche un tristemente noto personaggio televisivo a causa di una storia raccontata dalla produttrice tv Benita Alexander. Macchiarini aveva, infatti, promesso di sposarla e, alla cerimonia, ufficiata da Papa Francesco, ci sarebbero dovuti essere anche Barack Obama, Andrea Bocelli, Elton John e l’imperatore del Giappone Akihito. Ma l’uomo, in realtà, era già sposato in Italia.
Il 21 giugno 2023 è arrivata la condanna per Paolo Macchiarini: la Corte d’appello di Svea (Svezia) lo ha infatti condannato a due anni e mezzo di carcere per trapianti sperimentali di trachea con cellule staminali condotti fra il 2011 e il 2014 su tre pazienti, due uomini e una donna, poi deceduti. Secondo il tribunale di secondo grado “ai pazienti sono stati causati danni fisici e sofferenze, avrebbero potuto vivere per un tempo non trascurabile senza gli interventi”. Non è quindi il decesso dei malati ad essere sotto accusa ma la decisione del medico di operarli provocando loro più patimenti del dovuto. Inoltre, secondo la Corte, il chirurgo “ha agito con indifferenza intenzionale e si è reso conto del rischio che gli interventi avrebbero potuto causare danni fisici e sofferenze ai pazienti. Pur avendo la speranza che il metodo funzionasse, è stato indifferente al realizzarsi dei rischi”.
L’avvocato di Macchiarini, Bjorn Hurtig, ha annunciato che presenterà ricorso: “Non ci siamo arresi, questa partita non è finita”.