Patrick Zaki era stato condannato il 18 luglio 2023 per diffusione di false notizie. La celebrazione dell’undicesima udienza a Mansura, in Egitto, aveva condannato Patrick Zaki a tre anni di carcere per l’articolo scritto nel 2019 dal titolo Displacement, Killing & Harassment: A Week in the Diaries of Egypt’s Copts, in cui l’intellettuale bolognese ha parlato della situazione della comunità copta in Egitto. Dopo aver già trascorso 22 mesi in carcere, al ragazzo sarebbero rimasti, quindi, ancora un anno e due mesi da scontare in galera.
Oggi, però, la situazione è cambiata. In termini positivi. Il Presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi, infatti, ha concesso la grazia a Patrick Zaki. La sentenza della corte speciale di ieri non era appellabile e Zaki era stato arrestato immediatamente nell’aula del tribunale. Dopo la condanna, erano stati diversi gli appelli per la concessione della grazia sia da parte del governo italiano che di quello degli Stati Uniti.
Il rilascio di Patrick Zaki “è previsto nelle prossime ore. Sua madre e suo zio si sono recati alla stazione di polizia di Nuova Mansura per attendere il rilascio. Se Dio vuole, sarà a casa già oggi”: lo ha detto, contattato per telefono dall’ANSA, uno degli avvocati del ricercatore egiziano, Samweil Tharwat.
Immancabile il commento di Giorgia Meloni, Presidente del Governo Italiano, che ha ringraziato il Presidente egiziano in un videomessaggio e ha dichiarato: “Patrick Zaki ha oggi ricevuto la grazia dal presidente della Repubblica egiziana e voglio ringraziare il presidente Al Sisi per questo gesto molto importante. Fin dal nostro primo incontro a novembre, io non ho mai smesso di porre la questione e ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l’intelligence e i diplomatici, sia italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata. Domani Patrick Zaki tornerà in Italia e gli auguro dal profondo del mio cuore, una vita di serenità e di successo”.
Anche il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, ha commentato: “La notizia ci colma di gioia. Dopo l’angoscia di ieri, è un momento di insperato sollievo e di grandissima felicità per tutta l’Alma Mater. Speriamo sia la fine di oltre tre anni di attese e di speranze deluse. Aspettiamo di conoscere i dettagli, ma confidiamo che presto arriverà il momento che abbiamo aspettato tanto a lungo: riaccogliere Patrick a Bologna, nella sua università, e dedicargli una grande festa di laurea che sarà idealmente una festa di tutta la città e di tutto il Paese. Ringraziamo tutti coloro che in questi anni non hanno mai smesso di sostenere Patrick con una mobilitazione costante e generosa. Ringraziamo il governo per l’attenzione che ha dedicato alla vicenda di Patrick e tutte le persone che hanno contribuito a raggiungere il risultato odierno. Caro Patrick, tutta l’Alma Mater ti aspetta per riabbracciarti!”.