Giovanbattista Cutolo, promettente musicista del Conservatorio S. Pietro a Majella, è stato ucciso a Napoli, a Piazza Municipio, il 31 agosto 2023 da un pregiudicato minorenne, a causa di un litigio nato per il maldestro parcheggio di un motorino. Il ragazzo ha sparato tre colpi di pistola a Giogiò, il terzo dei quali quando il musicista era già a terra. Quel giorno, verso l’alba, Cutolo si era recato in un paninoteca della zona, il Dog Out, per festeggiare il compleanno di un amico, insieme a una manciata di giovani conoscenti.
Ad attenderli, un gruppo di minorenni, appartenenti alla microcriminalità locale che, stando a quanto riportato dalle cronache, avrebbero iniziato a provocare Cutolo e gli amici con scherzi sempre più pesanti, lamentandosi del fatto che il motorino di uno di loro, mal parcheggiato, avesse causato danni a uno degli scooter della banda. All’improvviso, poi, il 16enne incriminato avrebbe estratto una pistola, uccidendo a freddo Cutolo con tre colpi, di cui l’ultimo al petto. I soccorsi, chiamati sul posto dalla fidanzata del giovane, non hanno potuto far altro che certificarne il decesso.
Un testimone dell’omicidio, Ciro, in quell’occasione ha raccontato a Morning News su Canale 5: “Ero vicino alla cassa, sono uscito, ho sentito il trambusto e non mi sono nemmeno reso conto che Giò Giò fosse a terra. Non ho sentito niente, il locale era affollato e c’era la musica. Non ho parole. Dopo trenta secondi mi sono accorto che era Giò Giò, non ho visto più il gigante buono ed era per terra. Lui era ancora in vita ma era quasi morto, ho tentato di rianimarlo ma non ci sono riuscito. Poi gli ho alzato la maglia ed ho visto un unico foro nel petto”
L’aggressore, di cui non si conoscono le generalità, ha precedenti per tentato omicidio e truffa e dopo aver tentato in un primo tempo di negare le proprie responsabilità, ha offerto piena confessione agli inquirenti, come riferito dal suo legale; “è consapevole del gesto estremo che ha commesso, un gesto che ha causato grande dolore in due famiglie: ha metabolizzato ed è pronto ad affrontare il suo debito con la giustizia. Ha fatto ritrovare la pistola, quando è venuto a conoscenza dell’entità dell’accaduto“.
Giogiò Cutolo, 24 anni, era abile pianista, ma suonava molto bene anche il corno. Prossimo al termine del cursus honorum, aveva già ricevuto alcune proposte di lavoro all’estero, declinate per il desiderio di non allontanarsi troppo dalla famiglia, composta dal papà Franco, stimato regista teatrale, e dalla madre, la logopedista Daniela Di Maggio.