L’Isis ha rivendicato l’attacco della sera del 22 marzo 2024 alla Crocus Hall di Mosca, una sala concerto nella periferia nord della capitale; al momento il bilancio è di 93 morti e 145 feriti, 60 dei quali in gravi condizioni. Le motivazioni del gesto non sono chiare: gli analisti pensano possa trattarsi di una rappresaglia verso il presidente Putin per gli abusi e la pulizia etnica musulmana promossi da tempo in Cecenia, Siria e Afghanistan.
#ISIS agency, al-Amaq, claims responsibility for the attack in #Russia https://t.co/t6cv9Jsq1S
— Michael A. Horowitz (@michaelh992) March 22, 2024
I combattenti dello Stato Islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grande distruzione nel luogo prima di ritirarsi sani e salvi nelle loro basi”.
Va infatti sottolineato come, secondo le prime informazioni, il commando di terroristi appartenesse a una frangia denominata Isis -K, attiva dal 2014, prima in Afghanistan, poi anche nelle zone limitrofe: al momento però si tratta solo di ipotesi. Le autorità russe, a quanto si apprende, avrebbero arrestato, nell’immediatezza dell’evento, una decina di persone, nel cui novero dovrebbero trovarsi anche i quattro attentatori che, secondo le prime testimonianze, anche fotografiche, erano fuggite dal luogo dell’attentato a bordo di una Renault bianca;
Sul luogo del disastro sono state impiegate quasi 500 persone per il coordinamento dei soccorsi e lo spegnimento delle fiamme. Sempre stando a quanto raccolto sul posto, gli attentatori sarebbero entrati nel teatro armi in pugno, sparando all’impazzata con dei fucili d’assalto e svellendo il tetto dell’edificio.
Secondo le informazioni dell’intelligente statunitense, l’attentato era in preparazione da novembre, ma il presidente Putin aveva derubricato gli avvertimenti da Occidente al livello di semplici “provocazioni”