L’indiscrezione è stata lanciata da Dagospia e rilanciata da molti organi d’informazione. L’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi sarebbe pronto a “scendere in campo” come il padre Silvio e a guidare una nuova Forza Italia. Trasformando il partito in un movimento meno conservatore, aperto ai diritti della comunità LGBTQIA+ e liberale. Destinato, con ogni probabilità, a far cadere il governo Meloni. La data da tenere a mente sarà quella del prossimo referendum sull’autonomia differenziata, fissato ad aprile 2025. Una possibile sconfitta del centrodestra, infatti, darebbe il via a una reazione a catena non arginabile.
Sono mesi ormai che si parla dell’eventualità di un ritorno in politica in grande stile dei Berlusconi. Anche se da più parti sono arrivate smentite al riguardo. Tuttavia, il recente colloquio tra Mario Draghi e la neo Cavaliere del lavoro, Marina Berlusconi, aveva quantomeno insospettito.
I figli del Cavaliere seguono le vicende interne italiane e lo fanno con grande interesse. Non è un caso che sia stata fondata una casa editrice nuova, la Silvio Berlusconi editore, dedicata alla pubblicazione di testi incentrati sul pensiero liberale e democratico. Marina Berlusconi stessa, tempo fa, spiegò che su aborto, fine vita o diritti LGBTQ si sentiva più in sintonia con la sinistra.
Ecco, forse è proprio lei quella più restia ad abbracciare il progetto, che, sempre secondo Dagospia, è sostenuto dalla compagna di Pier Silvio, Silvia Toffanin. Teme infatti che possa diventare un boomerang, come lo fu a suo tempo per il padre, coinvolto in scandali e battaglie giudiziarie.