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Home » Attualità » Proiettili di gomma, Guardia Nazionale: che cosa sta succedendo a Los Angeles in queste ore?

Proiettili di gomma, Guardia Nazionale: che cosa sta succedendo a Los Angeles in queste ore?

Manifestazioni stanno avvenendo dopo i raid dell'immigrazione in zone a forte popolazione latina. La reazione di Trump è stata forte.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino10 Giugno 2025
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Un momento delle sommosse di Los Angeles
Un momento delle sommosse di Los Angeles (fonte: The Indipendent/Reuters)
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Los Angeles sta vivendo ore drammatiche con scontri violenti tra manifestanti e forze dell’ordine. La situazione è esplosa dopo i raid dell’immigrazione condotti venerdì scorso, scatenando proteste che si sono rapidamente trasformate in violenze di strada. Il presidente americano Donald Trump ha risposto inviando migliaia di soldati federali contro la volontà delle autorità locali, creando una crisi costituzionale senza precedenti. Auto in fiamme, edifici governativi imbrattati e centinaia di arresti stanno segnando quello che molti definiscono uno dei momenti più tesi della presidenza Trump. La situazione continua a peggiorare di ora in ora. Proviamo a vedere cos’ha portato a questa situazione.

Venerdì scorso, gli agenti dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement) hanno condotto raid in diverse zone di Los Angeles con alta concentrazione di popolazione latina, principalmente nei quartieri di Westlake e Paramount. Durante queste operazioni sono stati arrestati 118 immigrati senza documenti, di cui 44 in una singola operazione presso un cantiere. I raid facevano parte del piano di Trump per quella che ha definito “la più grande operazione di deportazione della storia americana”.

Le proteste sono esplose immediatamente quando i residenti hanno cercato di impedire agli agenti ICE di portare via gli arrestati. La situazione è peggiorata quando si è diffusa la voce che alcuni detenuti fossero tenuti nel seminterrato dell’edificio federale del centro di Los Angeles, attirando centinaia di manifestanti che hanno circondato la struttura.

Quello che era iniziato come una protesta pacifica si è rapidamente trasformato in violenti scontri urbani. I manifestanti hanno dato fuoco a cinque veicoli a guida autonoma, hanno bloccato la freeway 101 (una delle arterie principali della città) e hanno iniziato saccheggi in diverse zone del centro. Durante gli scontri sono stati utilizzati dispositivi incendiari contro le pattuglie a cavallo della polizia.

Le forze dell’ordine hanno risposto con equipaggiamento antisommossa, usando granate stordenti, gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere la folla. Durante un’azione, è rimasta colpita anche una reporter australiana.

 

La polizia di Los Angeles ha dichiarato il centro della città “area di assembramento illegale”, permettendo arresti di massa. I manifestanti, a loro volta, hanno lanciato fuochi d’artificio e altri proiettili contro gli agenti.

Sabato, Trump ha preso una decisione senza precedenti: ha schierato 2.000 soldati della Guardia Nazionale a Los Angeles senza chiedere il permesso al governatore della California, usando una legge federale raramente applicata. Ha giustificato questa mossa affermando che le proteste costituivano “una forma di ribellione contro l’autorità del governo degli Stati Uniti”.

Ieri sera, il capo della Casa Bianca ha raddoppiato l’impegno militare, inviando altri 2.000 soldati della Guardia Nazionale e 700 marines. Questa è la prima volta dal 1965 che la Guardia Nazionale viene attivata senza la richiesta del governatore dello stato interessato.

Il ruolo di questi soldati è proteggere gli agenti federali dell’ICE e del Dipartimento di Sicurezza Nazionale mentre conducono le loro operazioni. Non possono condurre raid di immigrazione o svolgere normale attività di polizia, che rimane compito della polizia locale.

Il governatore della California Gavin Newsom ha definito l’azione di Trump “illegale” e ha fatto causa all’amministrazione federale. La California sostiene che Trump sta violando la Costituzione americana, specificamente il decimo emendamento che protegge i diritti degli stati. Newsom ha accusato Trump di voler “gettare benzina sul fuoco” e di cercare “uno spettacolo” per ragioni politiche.

Anche il sindaco di Los Angeles Karen Bass si è opposta al dispiegamento militare, affermando che la polizia locale può gestire la situazione. Per lei l’azione di Trump è “completamente inutile” e puramente politica.
Trump ha risposto sui social media criticando duramente sia Newsom (che chiama “Newscum”, scum vuol dire feccia) che Bass, scrivendo: “Se il governatore Gavin Newscum della California e il sindaco Karen Bass di Los Angeles non sanno fare il loro lavoro, cosa che tutti sanno che non sanno fare, allora il governo federale interverrà e risolverà il problema, RIVOLTE E SACCHEGGIATORI!“.

Le proteste si sono estese anche ad altre città americane. A New York, circa 20 manifestanti anti-ICE sono stati arrestati durante dimostrazioni a Lower Manhattan. Anche San Francisco ha visto violenti scontri con arresti di massa.

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