Rosa Bazzi rilascia la sua confessione sulla strage di Erba, intervistata dal criminologo Massimo Picozzi. Il video in questi giorni è diventato nuovamente virale, alla luce delle possibile riapertura del caso per Rosa Bazzi e Olindo Romano, suo marito. I due sono condannati all’ergastolo per aver ucciso i loro vicini, Raffaella Castagna, Paola Galli, il piccolo Youssef Marzouk, Valeria Cherubini. Di seguito, il testo della confessione, in cui Bazzi parla dello stupro che avrebbe subito da Azouz Marzouk (marito della Castagna) e di quando ha deciso di uccidere i vicini.
“Com’è cominciata la cosa?”
“Ah, le feste… le feste di sera, di notte. Con le buone abbiamo… siamo andati avanti… abbastanza, cioè. Olindo si incavolava, perché lui si alzava la mattina presto e loro facevano le feste fino alle due, le tre di notte, con tutti i suoi amici, musica e… sa, con le scarpe… Poi ballavano, saltavano. Dopo… Olindo vedevo che si arrabbiava.”
“E l’idea di dargli una lezione quando è venuta?”
“Sono stata io.”
“Cioè, cos’è che le è venuto in mente?”
“Niente, che non ce la facevo più, le cose peggioravano… e lui faceva troppo lo stronzo con me, lui è entrato nel mio territorio. Nel senso… è entrato… se lui mi picchiava fuori… Se lui mi picchiava, mi faceva del male fuori casa mia, mi andava bene, cioè… io potevo anche lasciar perdere. Ma lui è entrato in casa mia… cioè, lui è entrato nel mio… nel mio mondo. Cioè, per me la mia casa… chiudevo la mia porta di casa, è entrato nel mio mondo.”
“Nel senso che… Marzouk poi si è approfittato di lei?”
“Sì, cioè… è entrato nel mio corpo, cioè… è entrato in casa mia… cioè cose che erano mie…”“È stato… non so come spiegarglielo… sembrava un negozio quando si tira giù la tapparella. Sono andata nel soggiorno e ho detto all’Olindo “Basta” “Ma cosa è successo, mi puoi spiegare?” Ho detto: “No basta, non ce la faccio più”. Mi dispiace, perdo tutto quello… che ho… mi sono guardata la mia casa. Mi sono guardata bene e ho detto perdo tutto, ma non ce la faccio. Ho preso un pezzo di ferro e ho detto “Bene, te la faccio pagare io… ho preso il coltello e sono partita. Sono arrivata quasi a metà scala e ho sentito che stava arrivando un’altra persona. Ma non mi interessava chi era… era l’Olindo. In questa mano avevo il ferro… me l’ha tolto. Mi ha passato davanti… la porta era aperta. È partita una cosa… dai piedi… è salita quando è arrivata allo stomaco. Ho sentito… come vomitare. Niente… Olindo è entrato… e gli ha dato il colpo. Lei… la mamma è caduta… si è accasciata a terra. Lei invece si è alzata subito, ero io davanti. Mi ha sputato in faccia, si è messa a ridere. E lì abbiamo lottato insieme. Lì.. le mani sono andate… il ferro è andato dove… ho raccolto il ferro e ho cominciato a pestare… a pestare… cioè, più picchiavo… più accoltellavo… più mi sentivo… È stupido a dirglielo… forse non dovrei dirglielo… però mi sentivo più sollevata… mi sentivo forte. Anche io avevo le mie forze, adesso. Combatti co… con me adesso. Fai adesso… reagisci. Quando andava per terra ero io che la raccoglievo. Quando la accoltellavo lei parlava ancora… perché quando siamo usciti loro erano vivi ancora… Io le dicevo… parla, reagisci. Mi sentivo… che anche io sono diventata forte… Anch’io sapevo che potevo difendermi”
Nella sua confessione Rosa Bazzi spiega che gli screzi con la famiglia di Raffaella Castagna erano iniziate a causa delle feste che davano di sera, fino alle prime ore del mattino, con musica ad alto volume. Olindo era particolarmente infastidito da questa situazione perché doveva alzarsi la mattina presto per andare al lavoro. L’idea di dare una lezione ai Castagna però, era partita da Rosa. La donna accenna anche al fatto che Azouz Marzouk le era entrato in casa e l’avrebbe anche stuprata.
Ad un certo punto, la confessione entra nel vivo con Rosa che spiega di aver deciso drasticamente di uccidere i vicini. La donna fa un paragone interessante “come quando si chiude la saracinesca di un negozio”. Un atto di chiusura risolutivo, ma se ci pensate evoca anche un momento di “buio”. Quando si abbassa la saracinesca di un negozio, se si è all’interno, si resta al buio. A quel punto ha preso “un ferro”, forse un corpo contundente e si è avviata di sopra. Olindo l’ha raggiunta e dopo averle preso il ferro dalle mani, non appena si è trovato davanti la Galli e la Castagna, ha iniziato a colpire. Nel racconto di Rosa Bazzi, tra lei e Raffaella c’è stata una colluttazione, una lotta fisica a lungo cercata e liberatoria per Bazzi. “Mi sentivo più forte, come se potessi difendermi” – ha detto lasciando intendere che fino a quel momento si era sentita inerme di fronte alle offese subite da Castagna e Marzouk.