Una suora ha placcato un manifestante ambientalista durante una protesta per la costruzione di una basilica da 3500 posti a sedere a Saint-Pierre-de-Colombier, nel sud della Francia. Le tensioni tra le religiose e il gruppo di giovani contestatori, che si riunisce sotto il nome di Les Amis de la Bourges, sono in corso ormai da anni, e pochi giorni fa hanno raggiunto un nuovo apice, come si può notare dal video qui sotto
Énorme ! La bonne sœur qui plaque un écologiste… du grand spectacle en Ardèche où des religieuses défendent le chantier d’un futur centre religieux face aux militants qui bloquent à cause de l’impact sur l’environnement.
🎥 @ferro_nicolas
☝️plaquage non réglementaire pic.twitter.com/3wSyO7s3LO— Léo Chapuis (@leo_chapuis) October 16, 2023
Alcuni membri del gruppo, infatti, dopo essersi introdotti nel cantiere, si sono incatenati alle scavatrici, per interrompere i lavori; a quel punto, alcune adepte dell’Ordine della Famiglia Missionaria di Notre Dame sono intervenute per dissuadere gli attivisti, e il clima si è fatto teso; una suora si è avventata contro uno dei manifestanti, bloccandolo con un placcaggio rugbistico; successivamente, le consorelle hanno formato una catena umana a protezione dei macchinari da lavoro, e anche grazie all’intervento della polizia locale, la situazione di tensione è rientrata in breve tempo.
Un portavoce dell’Ordine ha difeso l’operato delle sue sottoposte: “I nostri membri non hanno commesso alcun atto di violenza; hanno bloccato azioni violente e illegali e si sono sforzati di garantire che i loro diritti, che venivano apertamente violati in casa nostra, fossero rispettati.”.
Dal canto loro, gli attivisti lamentano da tempo l’impatto negativo che la costruzione del nuovo edificio avrebbe sull‘ecosistema, e in particolare su alcune specie vegetali della zona; stando a quanto dichiarato da Pierrot Pantel, ingegnere ecologico impiegato presso l’associazione nazionale per la Biodiversità, il permesso di costruzione dell’immobile sarebbe stato ottenuto illegalmente, e gli atti di protesta, seppur formalmente inaccettabili secondo la normativa vigente, sarebbero moralmente giustificati:
“Il permesso di costruire è stato ottenuto in modo fraudolento, vale a dire che sono state rilasciate false dichiarazioni, le quali hanno permesso alla Famiglia Missionaria di Notre Dame, proprietaria del progetto, di ottenere i documenti necessari; ovviamente noi stiamo infrangendo la legge [protestando su terreno privato], ma stiamo infrangendo la legge perché stiamo cercando di prevenire un altro reato, molto più grave, in quanto irreversibile“.
Nel marzo 2023, una sentenza di un tribunale amministrativo di Lione ha confermato l’effettiva validità dei permessi, citando a sostegno uno studio di sostenibilità ambientale secondo cui il progetto in essere tiene conto delle problematiche legate all’ecosistema; una posizione che, come ovvio, Les Amis de Bourges contestano aspramente.