Le ultime parole di Ted Bundy, prima dell’esecuzione della pena capitale furono “Dite alla mia famiglia e ai miei amici che gli voglio bene” (in inglese: “I’d like you to give my love to my family and friends.”. La frase fu rivolta a Jim Coleman, l’avvocato di Ted Bundy, e a Fred Lawrence, un pastore metodista. ll celebre serial killer fu giustiziato il 24 gennaio 1989 per aver ucciso più di trenta donne.
Tra il 1974 e il 1978, Ted Bundy si macchia di più di trenta omicidi brutali perpetrati ai danni di altrettante donne. Soltanto dopo la scomparsa di quattro ragazze nel 1974, gli inquirenti iniziano a muoversi, notando uno schema alquanto ripetitivo: tutte le ragazze scomparse erano giovani studentesse universitarie (quasi tutte coetanee, bianche, con i capelli lunghi pettinati con la riga in mezzo) e tutte vivevano praticamente nella stessa area.
La metodologia delle uccisioni, inoltre, era pressoché la medesima e vedeva Ted Bundy colpire ripetutamente le sue vittime, abusare dei loro corpi fino a quattro giorni dopo la morte e poi decapitare le malcapitate. Dopo essere stato catturato nel 1978, Ted Bundy viene sottoposto a un processo che inizia l’anno seguente. Incastrato dai segni dei morsi lasciati sui corpi di due ragazze assassinate nella sede della confraternita Chi-Omega a Tallahassee, Ted Bundy è condannato a morte. La corte lo ritiene colpevole di tre omicidi, ma lui confessa di averne compiuti trenta.
A Ted Bundy è stato dedicato anche il film Ted Bundy – Fascino criminale. Il serial killer, qui, è interpretato da uno Zac Efron in stato di grazia. Il serial killer è anche al centro del film Ted Bundy, interpretato da Michael Reilly Burke. Nel titolo diretto da Leonardo Casini, le ultime parole dell’omicida sono: “Dite alla mia famiglia che gli voglio bene”.