Giulia Cecchettin è sepolta nel cimitero di Saonara, un comune di circa diecimila persone in provincia di Padova. La tomba della ragazza è collocata accanto a quella di sua mamma Monica Camerotto, scomparsa un anno fa ed è diventata presto meta di pellegrinaggio per centinaia di persone, che vogliono porgere un saluto alla ragazza vittima di femminicidio e lasciarle fiori, piantine, ceri e pensieri di affetto.
Davanti alla tomba di Giulia Cecchettin è stata lasciata una frase scritta su un grande biglietto con una rosa, un fiocco rosso e il ritratto della giovane. La frase recita: “Scusa, Giulia, se non siamo riusciti a proteggerti”. A visitare il piccolo cimitero di Saonara per omaggiare la ragazza sono in tantissimi e davanti alla tomba dell’appassionata di disegno c’è sempre un gruppetto di persone in raccoglimento.
La sepoltura ha preso la forma di una montagnola ricolma di fiori – ciclamini, gerbere, rose bianche o gialle – che si estendono anche ai lati. Una persona ha depositato vicino alla croce in legno anche un orsetto di cioccolato. C’è chi si inchina e sfiora con una carezza la foto della 22enne; altri si raccolgono in preghiera.
I funerali di Giulia Cecchettin si sono tenuti lo scorso 5 dicembre nella Basilica di Santa Giustina, a Padova, e poi in forma privata a Saonara. Oltre settemila persone sono giunte sul luogo per dare l’ultimo saluto alla giovane. La piazza è stata blindata e la cerimonia è stata seguita in diretta da Rai1 e Canale5. A essere presente era anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Il padre di Giulia, Gino Cecchettin ha pronunciato un discorso molto sentito, di cui abbiamo pubblicato il testo integrale.