Una bandiera americana alterata per includere l’immagine di una svastica è stata trovata esposta nell’ufficio del deputato repubblicano Dave Taylor dell’Ohio, situato nel prestigioso Cannon Building del complesso congressuale. Ora, la polizia di Washington indaga.
L’immagine incriminata è emersa durante una riunione virtuale e mostra la bandiera appuntata a quella che sembra essere la parete di un cubicolo, proprio dietro Angelo Elia, uno dei membri dello staff di Taylor. La bandiera presenta linee rosse e bianche alterate a formare una svastica, simbolo universalmente associato al nazismo e all’odio razziale. Accanto alla bandiera sono visibili altri elementi, tra cui un’immagine della Costituzione tascabile e un calendario congressuale.
A friend in DC had a Zoom call with Congressman Dave Taylor’s office today…
Taylor’s legislative correspondent, Angelo Elia, had what can only be described as an American swastika flag prominently displayed in his background. pic.twitter.com/zFn3QowS0c
— The Rooster (@rooster_ohio) October 15, 2025
Il deputato Taylor ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna fermamente l’accaduto: “Sono a conoscenza di un’immagine che sembra raffigurare un simbolo vile e profondamente inappropriato vicino a un dipendente del mio ufficio. Il contenuto di quell’immagine non riflette i valori o gli standard di questo ufficio, del mio staff o miei personalmente, e lo condanno nei termini più forti“.
Secondo quanto comunicato da un portavoce dell’ufficio di Taylor, la bandiera è stata scoperta martedì pomeriggio. Il deputato ha dichiarato di aver immediatamente avviato un’indagine approfondita in collaborazione con la polizia del Campidoglio. Taylor ritiene che l’episodio sia il risultato di “comportamenti scorretti o vandalismo”, anche se le circostanze esatte rimangono ancora da chiarire.
Non è ancora chiaro quale ruolo, se presente, abbia avuto Angelo Elia nell’incidente. Elia, che lavora come corrispondente legislativo nell’ufficio di Taylor dal gennaio 2025 secondo il suo profilo LinkedIn, non ha risposto alle richieste di commento. La sua posizione nell’ufficio e il fatto che la bandiera fosse visibile alle sue spalle durante una riunione virtuale sollevano domande sulla consapevolezza e sulla responsabilità riguardo all’esposizione del simbolo.
La rivelazione assume una dimensione ancora più preoccupante considerando il contesto temporale: l’episodio è venuto alla luce appena un giorno dopo che POLITICO ha pubblicato un’inchiesta esplosiva su una chat privata su Telegram in cui leader di gruppi giovanili repubblicani si scambiavano epiteti razziali, scherzavano sull’Olocausto e lodavano Adolf Hitler. Questa coincidenza temporale ha amplificato le preoccupazioni riguardo alla presenza di elementi estremisti o tolleranza verso simboli di odio all’interno di alcuni ambienti politici conservatori.
Quando è stata contattata per un commento, la portavoce della polizia del Campidoglio ha inviato una risposta automatica indicando che l’ufficio è chiuso a causa dello shutdown governativo e “riaprirà quando il governo federale sarà finanziato”.