La Pasqua è una delle festività più celebrate al mondo, ma il modo in cui viene vissuta cambia profondamente da un paese all’altro. Che si tratti di una ricorrenza religiosa, culturale o familiare, ogni tradizione riflette l’identità e la storia di un popolo. Per questo motivo, pur con significati diversi, si prefigge lo scopo di unire le persone nel nome della rinascita e della speranza. Ma quali sono, di fatto, le celebrazioni più particolari o significative che si tengono nel mondo?
La tradizione ebraica del Pesach

Insieme alla ritualità cristiana quella ebraica da alla Pasqua un significato particolarmente rilevante. Questa, nello specifico, viene chiamata Pesach e rappresenta una delle festività più importanti del calendario. La sua celebrazione avviene in primavera e d ha la durata di otto giorni, tranne che in Israele dove è previsto un giorno in meno. Il suo scopo, comunque, è quello di commemorare la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto, guidato da Mosè. È una festa, dunque, di memoria, spiritualità e famiglia, profondamente radicata nella storia del popolo ebraico.
Il momento centrale della celebrazione è il Seder, una cena rituale che si tiene nelle prime due sere, con ogni probabilità il rituale è lo stesso seguito da Gesù nell’Ultima Cena. Durante questo momento si leggono passi dell’Haggadà, il testo che racconta l’esodo, si cantano inni tradizionali e si mangiano cibi simbolici come il pane azzimo, che ha proprio lo scopo di ricordare la fuga improvvisa senza tempo per far lievitare il pane. A questo, poi, si aggiungono le erbe amare, simbolo della sofferenza; e il charoset, una mistura dolce che rappresenta la malta usata dagli schiavi.
Durante Pesach, poi, è vietato consumare cibi lievitati e le case vengono scrupolosamente pulite per eliminarne ogni traccia. È anche un’occasione per riunire le famiglie, trasmettere tradizioni e rafforzare l’identità culturale e religiosa. Il Pesach, infatti, non è solo una celebrazione del passato, ma anche un invito alla libertà, alla riflessione sul significato della schiavitù e alla speranza di redenzione per tutti i popoli.
La Semana Santa spagnola

La ritualità cattolica della Pasqua, invece, trova un’espressione particolarmente sentita in Spagna. Qui la Semana Santa è una delle celebrazioni religiose più intense e spettacolari del paese. In particolare in Andalusia e in città come Siviglia, Granada e Malaga, si svolgono le processioni più famose e suggestive.
Durante tutta la Settimana Santa, infatti, confraternite religiose sfilano per le strade portando a spalla imponenti “pasos”, ovvero piattaforme ornate con statue della Vergine Maria e di Cristo, spesso scolpite nei secoli passati e riccamente decorate. Le processioni, inoltre, sono accompagnate da bande musicali, canti religiosi e un’atmosfera intensa, dove il silenzio si alterna a momenti di profonda commozione. I partecipanti, detti “nazarenos”, poi, indossano abiti tradizionali con lunghe tuniche e cappucci conici, simboli di penitenza.
Le celebrazioni culminano nel Venerdì Santo, che rievoca la Passione di Cristo, e nella Domenica di Pasqua, giorno della Resurrezione, spesso celebrato con maggiore gioia e toni più festosi. La Semana Santa spagnola, comunque, è molto più di un evento religioso. Si tratta di una vera e propria esperienza collettiva che unisce fede, arte, tradizione e identità culturale, attirando ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Romania, Ungheria e Ucraina tra calendario ortodosso e cattolico

In Romania, Ungheria e Ucraina, la Pasqua è una delle festività religiose più importanti, celebrata secondo il calendario ortodosso o cattolico, a seconda della regione. In tutti e tre i paesi, comunque, è profondamente legata alla tradizione cristiana ed arricchita da elementi folkloristici unici.
In Romania, ad, esempio, la Pasqua ortodossa è preceduta da una lunga Quaresima. La notte tra il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua, i fedeli partecipano alla Veglia pasquale e portano a casa la luce santa accesa in chiesa. Le uova rosse, simbolo del sangue di Cristo, poi, vengono benedette e usate in un gioco tradizionale in cui si battono l’una contro l’altra.
In Ungheria, invece, le celebrazioni sono piuttosto vivaci vivace, soprattutto nelle zone rurali. Il Lunedì di Pasqua si pratica il rito della spruzzatura durante il quale gli uomini versano acqua o profumo sulle donne, in cambio di uova decorate e dolci. Questo gesto simboleggia la purificazione e la fertilità.
Per finire, in Ucraina la Pasqua è caratterizzata dalle bellissime uova dipinte a mano, dette pysanky, e dal tradizionale dolce pasquale paska. Le famiglie portano cesti con cibo in chiesa per essere benedetti, in un’atmosfera di fede, speranza e rinascita.
La folle Pasqua di New York

Nella città che non dorme mai la Pasqua è una celebrazione vivace e multiculturale che riflette la diversità del posto. Le chiese cristiane, cattoliche e protestanti, organizzano funzioni religiose solenni, con messe speciali, cori e momenti di raccoglimento. In molte comunità afroamericane, ad esempio, la Pasqua è accompagnata da gospel festosi e liturgie cariche di emozione.
Una delle tradizioni più iconiche, però, è l’Easter Parade and Bonnet Festival, una sfilata informale che si tiene sulla Fifth Avenue la domenica di Pasqua. I partecipanti indossano cappelli decorati in modo creativo e colorato, i cosiddetti “Easter bonnets”, trasformando la strada in una passerella di allegria e fantasia. L’evento è aperto a tutti, senza regole rigide, ed unisce famiglie, artisti, turisti e newyorkesi in una festa spontanea.