Si celebra oggi la Giornata della Legalità in memoria delle vittime di tutte le mafie. Rai 1 la ricorda trasmettendo questa sera il film Mascaria, diretto da Isabella Leoni e interpretato da Fabrizio Ferracane e Fortunato Cerlino, tra gli altri. La parola mascaria rimanda alla parola siciliana con cui si indica l’atto di tingere con il carbone. In gergo dialettale è sinonimo di calunnia, ovvero di una macchia nera che non sparisce. Un’arma, terribile quanto quelle vere, che rovina l’onore di una persona.
Il film infatti è ispirato alla vera storia di un imprenditore, Rocco Greco, che aveva prima denunciato la mafia, finendo poi per essere considerato a sua volta un malavitoso. Il protagonista del film si chiama Pietro Ferrara (Fabrizio Ferracane), un imprenditore siciliano calunniato da alcuni malavitosi dopo che lo stesso, ribellandosi, rifiutò di pagare oltre il pizzo. Facendo arrestare i suoi taglieggiatori.
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Cosa Nostra segue una tattica diversa con Greco-Ferrara, provando a screditarlo in tutti i modi e distruggendo la credibilità dell’uomo per uscirne pulita. Una tattica che effettivamente ebbe successo, visto che Greco venne rinviato a giudizio per associazione mafiosa. Successivamente all’assoluzione, si tolse la vita dopo che era stato interdetto dai pubblici uffici.
Mascariare, dunque, vuol dire sporcare, calunniare. Curiosamente, la parola è affine a mascara, il prodotto che si usa per truccare le ciglia di nero. Un tempo il mascara veniva applicato passando sulle ciglia uno strato di vaselina e uno di carbone.