Il Cinco de Mayo, ovvero “5 maggio” in spagnolo, è una ricorrenza che commemora la vittoria dell’esercito messicano sulle truppe francesi nella Battaglia di Puebla, avvenuta il 5 maggio 1862. Questo evento storico, pur non rappresentando l’indipendenza del Messico, che fu ottenuta ben prima, nel 1821, è diventato un simbolo di resistenza e orgoglio nazionale, in particolare contro l’imperialismo straniero. All’epoca, la Francia di Napoleone III tentava di instaurare un impero in America Latina approfittando della debolezza economica messicana, ma la resistenza di Puebla rallentò l’invasione e divenne emblematica per la sovranità del Paese. La vittoria fu guidata dal generale Ignacio Zaragoza e rappresentò un’importante affermazione per un Paese appena uscito da una guerra civile e duramente provato economicamente.

In Messico, il Cinco de Mayo è celebrato soprattutto nello stato di Puebla, con parate, rievocazioni storiche e cerimonie ufficiali. A livello nazionale, invece, non è considerato una festività federale, e molte aree del Paese non lo celebrano in modo significativo. Diversamente, negli Stati Uniti la ricorrenza ha assunto nel tempo una forte valenza culturale, soprattutto all’interno delle comunità messico-americane.
Dagli anni ’60 in poi, il Cinco de Mayo è stato reinterpretato come occasione per celebrare la cultura e l’identità messicana, in un contesto di crescente valorizzazione delle minoranze etniche. Oggi è accompagnato da festival folkloristici, musica mariachi e manifestazioni artistiche, diventando un simbolo dell’orgoglio ispanico negli USA. La cucina svolge un ruolo centrale, diventando veicolo d’identità culturale per le comunità ispaniche. I piatti tipici più diffusi sono i tacos (tortillas ripiegate), le enchiladas (tortillas ripiene di carne) e il guacamole (crema all’avocado), spesso accompagnati da margarita e birra messicana.