Chi è il personaggio della letteratura contemporanea? La risposta è Nino Sarratore. Figura maschile di spicco nella tetralogia dell’Amica Geniale di Elena Ferrante, racchiude in sé le paure di ogni donna, che lui riesce a corteggiare sempre con grande naturalezza. Archetipo del traditore seriale figlio di buona donna, come viene benissimo spiegato nel libro di Raffaella R. Ferré, Lo stronzo geniale, Sarratore ha un arco narrativo ampio e articolato nei quattro romanzi. Ma è solo nell’ultimo, Storia della bambina perduta, che si rivela per quello che è davvero.
Nino Sarratore nasce nel cuore del Rione, un quartiere povero alla periferia di Napoli dal quale non è possibile vedere il mare. Nonostante questo, però, è destinato a lasciare presto il posto a causa della relazione extraconiugale del padre, Donato, con Melina (che impazzirà di dolore).
Prima di questi eventi, però, frequenta le vie del Rione e, soprattutto, la scuola elementare dove insegna la maestra Oliviero. Ed è proprio nella sua classe che incontra Lila e Lenù. La seconda, in modo particolare, sviluppa per lui una sorta d’innamoramento e fascinazione immediata, destinata a venir sempre delusa nel corso degli anni a venire.
Nonostante la partenza dal Rione verso Napoli, dunque, le strade di Nino e Lenù sono destinate ad intrecciarsi nuovamente. I due, infatti, si incontrano anni dopo ad Ischia. Qui Lenù è ospite di una signora che ha affittato delle stanze proprio alla famiglia Sarratore. Nino, però, non è più lo stesso ragazzino che ha lasciato il Rione. È un adolescente amante della lettura, fidanzato con Nadia, la figlia di una professoressa di liceo classico e in lotta emotiva con il padre.
Donato, infatti, sembra aver perso definitivamente il rispetto del figlio che non lascia occasione per mostrargli il suo disprezzo. E, di fatto, non sbaglia visto che l’uomo abusa sessualmente di Lenù e del suo amore non ricambiato per il figlio. Nino, infatti, si è innamorato di Lila, già sposata, e con lei inizia una relazione extraconiugale. La coppia, però, non è destinata a durare.
Devono trascorrere ancora altri anni perché Nino torni ad incontrare Lenù durante la presentazione del primo romanzo scritto dalla ragazza. Da quel momento non smetterà più di esercitare su di lei una fascinazione ed un sentimento sempre menzognero ed egoistico, da parte di lui. La loro relazione sentimentale, infatti, porta alla fine del matrimonio della donna, mentre Sarratore si guarda bene dal chiudere il suo con Eleonora (madre dei suoi due figli).
E nemmeno la prospettiva di un figlio con Lenù lo porta a maturare e prendere una decisione. Davanti all’ennesimo tradimento, consumato stavolta con la babysitter Silvana, Lenù lascia l’uomo. Dalla loro relazione, comunque, nascerà Imma, cresciuta essenzialmente dalla madre e con un padre piuttosto assente. Nino Sarratore, infatti, continua ad interpretare l’esistenza con uno sguardo assolutamente egoista. A dimostrarlo è anche la sua vita professionale. Lui, infatti, è il perfetto rappresentante della Prima Repubblica. Nelle fila del Partito Socialista riesce ad acquistare una certa importanza fino a che non entra nel vortice di Mani pulite. Nonostante questo, però, riesce comunque a rimanere a galla e a farsi eleggere in Parlamento.