Jamie Mausan, nato il 31 maggio 1953 a Città del Messico è un giornalista, autore televisivo e ufologo che nel 2023 ha fatto parlare di sé per aver presentato durante un’udienza pubblica presso la Camera dei Deputati del Messico delle presunte mummie di esseri non umani, cioè alieni. Non è la prima volta che Maussan fa parlare di sé sul tema mummie ed extraterrestri, visto che già nel 2017 aveva annunciato di aver preso parte all’analisi di cinque mummie di Nazca, attribuite a creature aliene, poi rivelatesi invece resti di bambini. L’uomo sostiene che l’umanità debba prepararsi al contatto con gli extraterrestri e ha criticato gli USA perché, a suo dire, continuano a nascondere le prove dell’esistenza degli alieni. Inoltre, sostiene di essere devoto della Vergine di Guadalupe, perché ha avuto un’intensa esperienza personale con lei, che gli avrebbe parlato.
Maussan inizia la sua carriera nei primi anni ’70 come reporter presso numerosi quotidiani e programmi televisivi. Negli ultimi anni però, il suo lavoro si concentra soprattutto su tematiche relative agli UFO e agli alieni, con una presenza molto attiva sui suoi canali social, dove condivide notizie e teorie sugli extraterrestri, avvistamenti UFO, cerchi nel grano, ma anche curiosità sul mondo animali.
Come riporta Milenio inoltre, Maussan sostiene che i governi abbiano nascosto l’esistenza degli alieni agli esseri umani, commettendo di fatto “un crimine nella storia dell’evoluzione”, perché hanno ostacolato i progressi che il Mondo avrebbe potuto fare grazie al contatto con gli extraterrestri.
“Avremmo avuto energia pulita, senza alcun costo per tutti, ma ci hanno nascosto una grande possibilità di evoluzione e lo hanno fatto per interesse. La cosa più importante adesso è la comunicazione, dobbiamo iniziare a comunicare con loro”
Come abbiamo già accennato, a settembre 2023, durante un’udienza pubblica alla Camera dei Deputati del Messico, Maussan, sotto giuramento, ha mostrato due contenitori che contenevano a suo dire due mummie di esseri “non umani”, trovati in una miniera peruviana, conservati da un sorta di processo di mummificazione naturale in un giacimento di diatomee. I corpi, secondo l’ufologo “presentano un patrimonio genetico diverso per almeno il 30% rispetto a quello umano. Siamo di fronte a una chiara dimostrazione del fatto che abbiamo a che fare con esemplari non umani, non imparentati con nessuna altra specie del nostro mondo e che qualsiasi istituzione scientifica può verificarlo”.
Corpi di fattezze bizzarre, con mani e piedi con tre dita, crani allungati e un’età è stata stimata tra i 700 e i 1000 anni. Come spiega Focus però, si tratterebbe di una bufala: i due corpi infatti, sarebbero stati assemblati con l’unione di più corpi, animali e umani. Una sorta di “frankenstein” spacciato per extraterrestre. Le teste allungate invece apparterrebbero a membri di tribù peruviane che tempo fa erano solite allungare i loro crani, con sistemi meccanici, per motivi culturali.
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