La Bella ‘mbriana è una delle figure più famose e rispettate del folklore napoletano e rappresenta lo spirito della casa, che protegge anche chi sa accoglierla nella propria abitazione. Sembra che il suo nome abbia origine del termine meridiana perché è un’entità femminile che può manifestarsi nelle ore diurne, magari come un’ombra fugace dietro le tende illuminate dal sole. Nell’immaginario collettivo la Bella ‘mbriana è rappresentata come una bella ragazza, ma quando è di passaggio e non vuole essere vista, assumerebbe le sembianze di una farfalla o di un geco. È uno spirito buono e generoso, ma alcune cose la fanno arrabbiare. Alla Bella ‘mbriana Pino Daniele ha dedicato una celebre canzone.
Secondo la leggenda la Bella ‘mbriana era la figlia di un uomo molto facoltoso, forse una principessa, che fu molto sfortunata in amore. Dopo essere stata lasciata davanti all’altare, la ragazza perse il senno e iniziò a vagare per i vicoli di Napoli, intrufolandosi nelle case per osservare in silenzio gli abitanti nella loro quotianità. Il padre della giovane, nel tentativo di proteggerla, iniziò a lasciare dei doni in denaro alle persone gentili che accoglievano sua figlia in casa. Da qui nasce la leggenda secondo la quale la Bella ‘mbriana aiuterebbe i suoi “coinquilini” più meritevoli lasciandogli dei doni o agevolando la fortuna nei loro confronti. E non è tutto, perché come scrisse lo scrittore e medico Giuseppe Pitrè in Curiosità popolari tradizionali, la Bella mbriana è capace di dare la bellezza ad una persona bruttina e di far ringiovanire una persona avanti con gli anni.
Per ingraziarsi i favori della Bella ‘mbriana, secondo la tradizione, alcuni a Napoli lasciano una sedia vuota apposta per lei, in modo che possa sentirsi accolta. Alcuni anziani addirittura erano soliti mettere un piatto vuoto a tavola per la Bella ‘mbriana. Più comne invece, l’usanza di salutare lo spirito quando si entra in casa e quando si esce. Un saluto che ritroviamo anche nel testo della canzone di Pino Daniele:
Bonasera bella ‘mbriana mia
Cca’ nisciuno te votta fora
Bonasera bella ‘mbriana mia
Secondo la tradizione però, la Bella ‘mbriana può rivelarsi anche dispettosa soprattutto nei confronti di coloro che parlano male della casa in cui vivono (per questo motivo si raccomanda di non lamentarsi mai eccessivamente di una casa poco illuminata o spaziosa ecc.) ma anche degli estranei che parlano male della casa e degli abitanti che lei protegge. Allo stesso modo lo spirito non ama il disordine e, a quanto pare, non ama neanche le ristrutturazioni e i traslochi, tanto è vero che la tradizione vuole che se si decide di traslocare, è meglio parlarne fuori casa per non farsi sentire dalla Bella ‘mbriana. A parere di chi scrive, sulle ristrutturazioni si può essere sereni, dopotutto si tratta pur sempre di migliorie estetiche o funzionali alla casa, che diventerà più bella, dopo un periodo di lavori e inevitabile.
La Bella ‘mbriana si contrappone ad un’altra figura spettrale, quella del munaciello, un altro celebre fantasma del folklore partenopeo, più dispettoso e vestito come un piccolo frate.