Uno dei più grandi misteri del XX secolo nel mondo dei gioielli reali è stato finalmente risolto. Il leggendario diamante Fiorentino, una gemma gialla a forma di pera da 137 carati appartenuta alla famiglia imperiale degli Asburgo, è riemerso dopo essere stato dato per disperso per un secolo intero. La rivelazione ha posto fine a decenni di speculazioni, romanzi e film che hanno alimentato teorie sulla sorte di questo tesoro storico.
Il diamante era scomparso nel 1918, quando l’imperatore Carlo I fuggì da Vienna in cerca di asilo all’estero durante il crollo dell’impero austro-ungarico. All’epoca si sapeva che alcuni gioielli della corona erano stati trasportati in Svizzera per proteggerli, portando molti a credere che il Fiorentino fosse andato perduto durante quel periodo tumultuoso. Per generazioni, la sua ubicazione è rimasta uno dei grandi enigmi del patrimonio artistico europeo.
I discendenti degli Asburgo hanno ora rivelato una verità sorprendente: il diamante non è mai stato perso. Secondo quanto riportato da fonti statunitensi e tedesche, la gemma è rimasta nascosta in una cassaforte bancaria canadese per tutto questo tempo, custodita con altri gioielli di famiglia dopo che i membri della dinastia imperiale fuggirono in Canada durante la Seconda Guerra Mondiale per sfuggire alle persecuzioni naziste.
La chiave del mistero risiede nella volontà dell’imperatrice Zita, vedova di Carlo I. Fu lei a ordinare il segreto assoluto sulla localizzazione del diamante, rivelando la verità solamente ai suoi figli Robert e Rodolphe. L’imperatrice impose una condizione precisa: mantenere il silenzio per ragioni di sicurezza fino a 100 anni dopo la morte di Carlo I, avvenuta nel 1922. I due fratelli rispettarono il giuramento e trasmisero l’informazione ai propri figli prima di morire, mantenendo viva la catena della segretezza.
Tre parenti degli Asburgo hanno confermato la vicenda al New York Times. Ora che il vincolo del centenario è stato rispettato, i discendenti della famiglia, tra cui Karl Habsburg-Lothringen, nipote dell’ultimo imperatore, insieme ai cugini Lorenz von Habsburg-Lothringen e Simeon von Habsburg, hanno deciso che questi gioielli privati dovrebbero essere esposti al pubblico.
In segno di gratitudine verso il Canada per aver dato rifugio alla famiglia dell’ex monarca, la collezione rimarrà nel paese nordamericano. Il diamante Fiorentino e gli altri gioielli potrebbero presto essere esposti in mostre pubbliche, permettendo finalmente al mondo di ammirare questa gemma leggendaria.
La pietra da 137 carati si distingue per la sua forma a pera e per il suo caratteristico colore giallo dorato brillante, caratteristiche che ne hanno fatto una delle gemme più significative della storia. Le sue origini rimangono avvolte nel mistero: si ritiene che appartenesse in precedenza alla famiglia Medici di Firenze prima di passare agli Asburgo, anche se alcuni ipotizzano che possa essere stata creata per Carlo il Temerario, l’ultimo duca di Borgogna.

La riapparizione del Fiorentino ha acquisito ulteriore risonanza mediatica in coincidenza con il clamoroso furto di gioielli reali avvenuto al Louvre di Parigi. In ottobre, ladri hanno utilizzato una piattaforma elevatrice montata su un camion per sottrarre i gioielli della corona dalla galleria Apollo del museo parigino, riaccendendo l’interesse globale per i famosi artefatti rubati o scomparsi.
La risoluzione di questo mistero centenario rappresenta un momento storico significativo per gli appassionati di storia e gioielleria. Dopo un secolo di silenzio imposto, il diamante Fiorentino può finalmente raccontare la sua storia, testimoniando la fedeltà di una famiglia al volere di un’imperatrice e la fine di un’epoca imperiale che ha segnato la storia europea.



