Scommetto che quando pensate ad un qualsiasi film o serie tv americana in tema crime story, vi verrà in mente una scena in cui sul luogo del crimine si presentano i detective incravattati con Ray-Ban e tesserino d’ordinanza FBI per risolvere il caso. Ma come è nata questa agenzia governativa? E perché è diventata così importante? La sua storia è lunga, piena di colpi di scena e di segreti. Quindi mettetevi comodi, preparate i pop corn e iniziamo l’indagine!
Nel 1908 un piccolo gruppo di investigatori fu messo insieme dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e venne chiamato Bureau of Investigation (BOI). L’idea era semplice: serviva un gruppo di agenti federali che potessero indagare su crimini che sconfinavano dai confini dei singoli stati. Prima di questa organizzazione, infatti, non esisteva nulla che potesse agire a livello nazionale. Questa iniziativa ebbe fin da subito un buon successo, tanto che nel 1935 il Bureau cambiò nome divenendo quello che tutti noi conosciamo oggi: il Federal Bureau of Investigation o con l’acronimo FBI.

Il protagonista indiscusso è stato J. Edgar Hoover, mitico direttore dell’FBI in carica per ben 48 anni, dal 1924 al 1972. Durante questo suo lungo mandato ha trasformato radicalmente l’FBI in una delle agenzie investigative più potenti ed organizzate al mondo! Hoover introdusse nuovi metodi d’avanguardia, come il laboratorio criminale e il database per le impronte digitali. Tuttavia il potente direttore si è contraddistinto anche per oscuri fatti: è risaputo che spiasse esponenti politici, attivisti per i diritti civili e personaggi pubblici senza autorizzazione legale.
Emblematica è stata la sorveglianza ossessiva che Hoover ordinò contro Martin Luther King, spiandolo giorno e notte registrando le sue conversazioni telefoniche e installando microfoni nascosti nelle camere d’albergo. Noti sono anche gli otto presidenti passati sotto spionaggio. Su John F. Kennedy in particolare raccoglieva informazioni sulla sua vita extraconiugale, per avere affilate armi di ricatto per tenerlo in pugno.
Durante gli anni della Guerra Fredda l’FBI ha vissuto i fatidici anni dello spionaggio, per trovare e fermare le spie sovietiche introdotte negli Stati Uniti. Questo periodo è stato soprannominato “caccia alle streghe”, la paura del comunismo serpeggiava nelle vite comuni degli statunitensi, tanto che si sospettava anche solo chi aveva avuto amici o conoscenti comunisti.

Negli anni ’80 e ’90 l’agenzia ha continuato ad indagare su crimini gravi come il traffico di droga, la corruzione governativa e i serial killer. Ma dopo il fatidico 11 settembre 2001 il ruolo dell’FBI è cambiato radicalmente. Dopo gli attacchi al cuore dello Stato è diventata uno dei principali strumenti per la lotta al terrorismo. Ha difatti ampliato la sezione antiterrorista e ha iniziato a collaborare a stretto contatto con altre famose agenzie come la CIA e l’Homeland Security. Negli ultimi due decenni è nata infine una nuova sezione dedicata ai reati di cybergcrimini, attacchi informatici, per proteggere luoghi centrali del territorio americano come banche e aeroporti.
Mancherebbe solo la sezione “X-Files”, con gli agenti Mulder e Scully che hanno infiammato i cuori di noi millenials negli anni ’90. Anche loro di riflesso testimoniano attraverso la cultura pop, quanto sia stata ed è importante questa prestigiosa agenzia governativa che ha radicalmente cambiato l’approccio alla sicurezza nazionale. Se avvistate un ufo o pensate ad un serial killer, solo un nome vi verrà in mente: è arrivata l’FBI!