Il tentativo di attentato contro Papa Francesco a Trieste nel luglio 2024, svelato nelle scorse ore, ha riportato l’attenzione su ISIS, una delle organizzazioni terroristiche più temute al mondo. Ma che cosa rappresenta esattamente questo gruppo e perché costituisce ancora oggi una minaccia globale? ISIS, acronimo di Islamic State of Iraq and Syria (Stato Islamico dell’Iraq e della Siria), nasce nel 2004 come al-Qaeda in Iraq, fondata da Abu Musab al-Zarqawi per combattere l’occupazione americana in Iraq.
Dopo la sua morte nel 2006, il gruppo cambia nome e leadership. Nel 2010, Abu Bakr al-Baghdadi prende il controllo, trasformando l’organizzazione con l’aiuto di ex militari del regime di Saddam Hussein. Con la guerra civile in Siria (2011), ISIS si espande, conquistando territori in Iraq e Siria. Nel 2014, il gruppo afferma un califfato, con al-Baghdadi come autoproclamato leader di tutti i musulmani (rifiutato dalle autorità islamiche). A differenza di altri gruppi terroristici, ISIS crea uno “stato” con leggi dure, tasse, commercio di petrolio e una capitale a Raqqa, in Siria.
ISIS è noto per la sua crudele violenza: esecuzioni pubbliche, decapitazioni di ostaggi e massacri di minoranze come gli yazidi. Utilizza internet per diffondere propaganda, attirando migliaia di foreign fighters da Europa, Asia e Nord Africa. Questi combattenti si addestrano in Siria e spesso tornano nei loro paesi per compiere attentati.

A partire dal 2015, ISIS porta il terrore nelle capitali europee attraverso una serie di attacchi devastanti. Gli attentati di Parigi del novembre 2015 causano 130 morti, mentre nel 2016 colpisce Bruxelles con bombe negli aeroporti e nella metropolitana. Seguono gli attacchi di Manchester, Londra, Barcellona, Nizza e molte altre città.
Il gruppo sviluppa una strategia particolare: ispira individui attraverso internet a compiere attacchi “solitari” nei loro paesi, utilizzando mezzi semplici come camion, coltelli o esplosivi artigianali. Questa tattica rende estremamente difficile prevenire ogni minaccia.
Tra il 2017 e il 2019, una coalizione internazionale (guidata dagli USA, con forze irachene, siriane e curde) riconquista i territori di ISIS. Nel 2019, l’ultima roccaforte, Baghouz, cade, e al-Baghdadi viene ucciso in un raid americano.
Senza territori, ISIS opera come una rete clandestina con cellule in Africa, Asia e altre regioni. Continua a ispirare attacchi, come il tentativo sventato contro Papa Francesco. La sua capacità di radicalizzare individui online lo rende una minaccia persistente per la sicurezza globale.