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Home » Cultura » Storia » Che cos’era Settembre Nero il gruppo terroristico responsabile del Massacro di Monaco ’72

Che cos’era Settembre Nero il gruppo terroristico responsabile del Massacro di Monaco ’72

Scopriamo cosa era Settembre Nero, l'organizzazione terroristica palestinese cui è imputato l'attacco alle Olimpiadi di Monaco nel 1972.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti5 Settembre 2024Aggiornato:5 Settembre 2024
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L'immagine simbolo del Massacro di Monaco '72
L'immagine simbolo del Massacro di Monaco '72 (Fonte: Inside Over)
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Nel 1972 11 atleti israeliani e un agente di polizia tedesco, vengono uccisi durante la XX Olimpiade di Monaco di Baviera, A portare a termine questo attacco è l‘organizzazione terroristica palestinese denominata Settembre Nero. Il suo nome s’ispira all’offensiva del governo giordano scatenata nel settembre 1970 contro la guerriglia palestinese insediatasi nel regno dopo la Terza guerra arabo-israeliana ne 1967.

Nata nel 1970 ed operativa fino al 1973, Settembre Nero ha sollevato più di un’opinione che vanno a modificare molto la sua natura. Non è un caso che, ad oggi, storici e giornalisti non siano arrivati ad una definizione comune ed accertata. Stando a Ṣalāh Khalaf, capo della sicurezza di Arafāt e membro fondatore di al-Fatḥ, Settembre Nero non nasce come un’organizzazione terroristica ma, piuttosto, un’unità ausiliaria del movimento di resistenza. Che agiva in un periodo in cui la resistenza non era in grado di realizzare pienamente il suo potenziale politico e militare. In ogni caso, gli appartenenti negarono sempre qualsiasi legame tra la loro organizzazione e al-Fatḥ o l’OLP.

Una delle immagini di repertorio dell'attacco di Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco
Una delle immagini di repertorio dell’attacco di Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco – Fonte: Il Post

Il giornalista statunitense John K. Cooley, invece, ha interpretato l’organizzazione come una sorta di rottura totale i vecchi metodi operativi e organizzativi dei Fedayyìn. Stando ai suoi articoli, dunque, i membri di ogni cellula erano tenuti all’oscuro delle altre e la leadership veniva esercitata dall’esterno da parte di intermediari. Questo vuol dire, dunque, che non c’era un potere centralizzato.

Non possono, poi, non essere considerate le conclusioni di Benny Morris, storico “revisionista” israeliano, professore di storia all’Università Ben-Gurion. Secondo il suo punto di vista al-Fatḥ aveva bisogno di Settembre Nero. Questo vuol dire che le frange più moderate hanno acconsentito alla formazione dell’organizzazione per garantire la loro sopravvivenza. La nuova realtà, inoltre, si basava sull’apparato di intelligence già esistente, sulla sicurezza di al-Fatḥ e sugli uffici e i rappresentanti dell’OLP in diverse capitali europee.

Gli attentati di Settembre Nero

Attentato a Fiumicino del 1973
Attentato a Fiumicino del 1973 – Fonte: Il Sole 24 Ore

Le azioni attribuite a Settembre Nero nel corso dei tre anni di “attività” sono diverse. Una delle più sanguinose, insieme a quella di Monaco, è la strage avvenuta all’aeroporto di Fiumicino il 18ì7 dicembre 1973. In quell’occasione, infatti, vengono uccise 32 persone, tra cui 6 italiani ((Giuliano De Angelis, Emma Zanchi, Monica De Angelis, Raffaele Narciso, Antonio Zara, Domenico Ippoliti).  Ecco l’elenco delle altre azioni terroristiche.

  • 28 novembre, 1971: Assassinio del primo ministro giordano Waṣfī Ṭell, quale ritorsione per l’espulsione dell’OLP dalla Giordania tra il 1970 ed il 1971
  • Dicembre 1971: tentato assassinio di Zayd al-Rifāʿī, ambasciatore giordano a Londra
  • Febbraio 1972: sabotaggio di un’installazione elettrica tedesca e di un impianto petrolchimico olandese;
  • Maggio 1972: dirottamento del volo 571 della linea aerea belga Sabena da Vienna a Lod.
  • 4 agosto 1972: il cielo di Trieste venne oscurato da un’enorme nube nera a causa di un attentato dinamitardo ai serbatoi del punto di stoccaggio della S.I.O.T spa (Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino) sito nella periferia del capoluogo giuliano.
  • 1º marzo 1973: attacco all’ambasciata saudita a Khartum, con l’assassinio di Cleo Noel, capo della missione statunitense in Sudan.

La sparatoria di Monaco, oggi

La sparatoria a Monaco
La sparatoria a Monaco nei pressi del consolato israeliano . Fonte: Euronews.com

Nel giorno del cinquantaduesimo anniversario dell’attentato olimpico di Monaco, la città ha assistito ad una sparatoria. A morire è l’uomo che, a detta della polizia, avrebbe tentato un attacco Centro di documentazione nazista.  Il luogo è un obiettivo sensibile, situato tra tra Brienner Strasse e Karolinenplatz, costruito sulle rovine della cosiddetta Casa Marrone, l’ex quartier generale del partito nazionalsocialista. A rendere il posto “delicato” da un punto di vista politico è proprio il trasferimento del consolato generale israeliano nei pressi del Centro.  Questa scelta ha fatto un certo scalpore nel 2015, visto che stava riportando una rappresentanza di Israele nel luogo dove, di fatto, c’era la sede del partito nazista.

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