Rachele Guidi è stata una delle protagoniste silenti del ventennio legato al fascismo e agli orrori del secondo conflitto mondiale. Nata a Predappio l’11 aprile 1890, è stata la moglie di Benito Mussolini e la madre dei suoi cinque figli: Edda, Vittorio, Bruno, Romano e Anna Maria.
Ultima di una famiglia contadina composta da ben sette figli, Rachele incontra per la prima volta un giovane Mussolini in un contesto molto semplice, come quello di una scuola elementare. Il futuro Duce, infatti, lavorava come maestro per sostituire la madre Rosa Maltoni. L’amore tra i due, però, nasce a Forlì. Qui, infatti, la ragazza si trasferisce con la madre dopo l’improvvisa morte del padre per lavorare a servizio da alcune famiglie benestanti.
Il loro rapporto viene osteggiato da entrambi i genitori, che avevano intrattenuto anche una relazione. Un giudizio negativo che il giovane Benito non accetta e che riesce a sovvertire attraverso uno dei suoi tipici atti di forza che, dopo qualche anno, sarebbero passati tristemente alla Storia. Convocato suo padre e la madre di Rachele, con una pistola in mano minaccia di togliere la vita alla ragazza e, poi, di uccidersi.
Dopo questo gesto i due decidono di convivere fuori da matrimonio, tanto che la primogenita Edda nasce illegittima, secondi i dettami dell’epoca. Il matrimonio civile, infatti, arriva solamente cinque anni dopo, nel 1915. Mentre per quello religioso si deve attendere il 1925, quando Mussolini è già al potere.
Da quel momento diventa il simbolo delle donne italiane dell’era fascista, dedite alla famiglia e alla procreazione. Pubblicamente sempre un passo indietro rispetto al Duce, nell’intimità di casa è forte e ruvida, tenendo ben saldo il comando. Sembra, infatti, che Mussolini la assecondasse in tutto e che la figlia Edda la definisse il vero dittatore. Nulla, però, ha potuto contro le sorti drammatiche della Seconda Guerra Mondiale, che l’hanno travolta anche se non giudicata. Dopo la morte di Benito Mussolini e la caduta del Fascismo, viene mandata in esilio ad Ischia insieme ai figli più piccoli, Bruno e Anna Maria.
Qui rimane fino al 1958, anno in cui la salma di Mussolini viene inumata a Predappio (evento che portò alla prima foto mai scattata da un giovanissimo Oliviero Toscani). Rachele trascorrerà il resto della sua vita a Villa Carpena a Forlì, circondata dai cimeli del marito e dai fantasmi del passato. Fino, almeno, al 30 ottobre 1979, anno in cui muore per un collasso cardiocircolatorio.
Nella serie di Sky, M – Il figlio del secolo è interpretata da Benedetta Cimatti
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