Close Menu
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
Home » Cultura » Storia » Chi era Typhoid Mary la donna che scatenò un’epidemia di tifo nella New York del ‘900

Chi era Typhoid Mary la donna che scatenò un’epidemia di tifo nella New York del ‘900

Ecco la storia di Mary Mallon, detta Typhoid Mary, e dell'epidemia di tifo che scatenò inconsapevolmente nei primi anni del '900.
Gabriella DabbeneDi Gabriella Dabbene19 Febbraio 2025
Facebook WhatsApp Twitter Telegram
Mary Mallon ricoverata nell'ospedale di North Brother Island
Mary Mallon ricoverata nell'ospedale di North Brother Island (fonte: Bettmann / Getty)
CONDIVIDI
Facebook WhatsApp Telegram Twitter Email

La pandemia di Covid-19 ha acceso in tutto il mondo un dibattito molto sentito, che contrappone la legittimità della libertà personale di ogni individuo alle misure di sicurezza che uno Stato può vedersi costretto a mettere in atto per salvaguardare la salute pubblica. Com’è facile immaginare, non è la prima volta nella storia in cui si verificano circostanze così straordinarie da provocare una simile discussione nell’opinione pubblica: è il caso, ad esempio, di Mary Mallon, detta Typhoid Mary, e dell’epidemia di tifo che scatenò a New York nei primi anni del XX secolo. Vi raccontiamo qui la sua storia.

Nel 1906 George Soper, ingegnere civile ed esperto in misure igienico-sanitarie, venne assunto da un ricco proprietario di immobili di Long Island, George Thompson, per indagare su un focolaio di tifo: esso si era sviluppato in una casa estiva affittata da Thompson al banchiere Charles Henry Warren, e aveva contagiato 6 delle 11 persone che la abitavano; nonostante le indagini non era ancora chiaro chi o cosa avesse scatenato l’epidemia, e Thompson era ansioso di risolvere il problema per essere sicuro di riuscire ancora ad affittare quella proprietà.

A quell’epoca, infatti, la febbre tifoide era considerata una malattia assai seria: nonostante si sapesse che era un’infezione batterica causata dal contatto con acqua, cibo crudo o feci contaminate da salmonella, non erano ancora stati scoperti gli antibiotici necessari per debellarla; essa dunque provocava il decesso in un gran numero di pazienti.

Soper passò in rassegna gli abitanti della casa, avendo cura di interrogare tutti i membri della servitù della famiglia Warren. Proprio a quel punto venne a sapere che, 3 settimane prima del contagio, era stata assunta a lavorare nella villa anche la cuoca irlandese Mary Mallon, la quale aveva però già lasciato il servizio dei Warren per andare a lavorare presso un’altra famiglia. Nel tentativo di rintracciarla, egli scoprì anche che anche presso altre famiglie benestanti presso cui aveva lavorato la Mallon erano stati segnalati casi di febbre tifoide. Quando gli fu raccontato che una delle specialità della cuoca era il gelato alla pesca, Soper si convinse che il contagio fosse avvenuto proprio tramite quel piatto crudo.

Mary Mallon in un'illustrazione del 1909
Mary Mallon in un’illustrazione del 1909 (fonte: Wikimedia Commons – public domain)

Solo l’anno seguente Mary Mallon venne finalmente trovata e interrogata, e reagì violentemente alle richieste di esami approfonditi da parte dei medici, sostenendo di non essersi mai ammalata di tifo in vita sua; fu così necessario l’intervento di ben 5 poliziotti per costringerla a recarsi in ospedale e rilasciare dei campioni di urina e feci. Le analisi mostrarono che la donna, del tutto asintomatica, era portatrice sana del batterio Salmonella tiphy; per prevenire ulteriori contagi ella fu messa in quarantena in una casetta appartata del Riverside Hospital, situato su un’isoletta al largo del Bronx denominata North Brother Island.

Mary Mallon, etichettata dai giornali “Typhoid Mary”, continuava a non credere di essere stata responsabile di alcun contagio (del resto il concetto di portatore sano era ancora relativamente nuovo per l’epoca), e si rivolse a un avvocato affinché ponesse fine a quella che credeva una prigionia ingiusta e ingiustificata. Nel 1909 il suo appello, che già aveva iniziato a scuotere l’opinione pubblica, arrivò fino alla Corte Suprema, che decise di non rilasciarla per “proteggere la comunità dal ripresentarsi della diffusione della malattia”; tale decisione fu annullata l’anno seguente, con conseguente rilascio della Mallon a patto che non lavorasse mai più come cuoca.

Passarono 5 anni, e George Soper aveva quasi rimosso la faccenda dalla sua mente quando si ritrovò a indagare su una nuova epidemia di tifo, che questa volta aveva colpito lo Sloane Maternity Hospital: la cuoca assunta presso la struttura, tale Mrs Brown, altri non era che Mary Mallon, impiegata sotto falso nome. I provvedimenti nei suoi confronti furono ora ancora più duri, con una condanna alla quarantena a vita nella stessa casetta sulla North Brother Island dove aveva già alloggiato.

Mary Mallon morì di ictus nel 1938, dopo circa 26 anni di quarantena e senza mai ammettere né credere di aver causato alcun contagio; si calcolò invece che nel corso della sua carriera aveva contagiato almeno 51 persone, 3 delle quali erano poi morte di tifo. Negli anni precedenti alla morte di Mallon vennero scoperti più di 400 portatori sani di tifo nella sola città di New York, ma nessuno di loro venne messo in isolamento; sono in molti a credere che questa differenza di trattamento sia dovuta al fatto che questi soggetti godevano di un ceto sociale e di un grado di istruzione ben superiori a quelli della cuoca irlandese, che non fu mai davvero in grado di comprendere fino in fondo la sua situazione.

Condividi. Facebook WhatsApp Twitter Telegram Email

Potrebbero interessarti anche

San Francesco d'Assisi

Dal Cantico delle creature alla festa nazionale: chi era San Francesco d’Assisi che fondò la letteratura italiana

3 Ottobre 2025
caramelle nei barattoli

Dolcetto o veleno? La strage dimenticata della caramella alla menta più letale del Regno Unito

2 Ottobre 2025
Massacro Circeo

50 anni dal Massacro del Circeo: Donatella Colasanti, Rosaria Lopez e l’orrore che cambiò la storia

29 Settembre 2025
Facebook X (Twitter) Instagram
  • Home
  • Chi siamo
  • Staff e redazione
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
© 2025 CultWeb.it proprietà di Digital Dreams s.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected] | Foto Credits: DepositPhotos

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.