Il Binario 21 è uno dei simboli più importanti della Shoah italiana. Si tratta di un vero e proprio binario ferroviario collocato sotto la stazione Centrale di Milano. Qui, tra il dicembre 1943 e il gennaio 1945 ha avuto luogo una delle deportazioni più massicce del nord Italia. Ogni giorno, infatti, partivano treni con vagoni stipati di ebrei ed oppositori politici e tra questi ci fu anche Liliana Segre.
In totale sono stati deportati 774 persone. I loro nomi oggi sono impressi proprio lungo il Muro dei Nomi. Si tratta di un’installazione posta all’interno di uno degli spazi antecedenti il Binario 21 che, già da qualche anno, è diventato un memoriale aperto ai visitatori. Qui, però, sono state riportate solo le identità delle persone partite con i primi due convogli.
Rimangono del tutto sconosciuti, invece, quelli di chi è stato deportato con i treni successivi. In questo lungo elenco, dunque, le vittime sono state riportate in bianco, mentre in arancione i pochi sopravvissuti. Tra questi 27 è annotato anche il nome della Senatrice Liliana Segre che, più volte, ha ricordato il giorno della sua deportazione con il padre e di quanto queste “partenze” fossero note a gran parte delle città.
Una riflessione che trova una sintesi perfetta nella grande scritta che accoglie il visitatore: Indifferenza. Questa parola è stata scelta con grande cura per rappresentare una delle cause alla base delle persecuzioni e delle deportazioni. L’indifferenza di chi non veniva toccato in prima persona da questi eventi è stata responsabile tanto quanto la crudeltà. Un concetto che è bene ricordare. Sempre.