Quando nel 1929 la Borsa di Wall Street crolla, gli Stati Uniti entrano nella più grave crisi economica della loro storia: la Grande Depressione. Milioni di americani perdono il lavoro, i risparmi e la casa. Ed è in questo scenario drammatico, nel 1933 viene eletto presidente Franklin Delano Roosevelt, che avrebbe cambiato radicalmente il volto dell’America con un ambizioso programma politico ed economico: il New Deal.
Il termine, che significa nuovo corso o nuovo patto, viene coniato dallo stesso Roosevelt e indica una serie di riforme e interventi statali volti a rimettere in moto l’economia, ridurre la disoccupazione e restituire fiducia ai cittadini. Il New Deal, però, non è solo un singolo provvedimento, ma un insieme di leggi, programmi e agenzie federali attivati tra il 1933 e il 1939.

Il primo obiettivo è il soccorso immediato a chi si trova in difficoltà. Per questo vengono istituiti programmi pubblici per creare lavoro, come la Public Works Administration (PWA) e la Civilian Conservation Corps (CCC). Entrambi impiegano centinaia di migliaia di persone in progetti di edilizia pubblica, bonifica e forestazione.
Contemporaneamente, il governo decide di varare riforme strutturali per stabilizzare il sistema bancario e finanziario. Tra queste, la creazione della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), che garantisce i depositi bancari, e il Glass-Steagall Act, che separa le banche commerciali da quelle di investimento. Si interviene anche sul sistema agricolo e industriale, con la creazione della Agricultural Adjustment Administration (AAA) e della National Recovery Administration (NRA), per sostenere i prezzi e regolare la concorrenza.
Il New Deal, dunque, rappresenta una svolta storica per gli Stati Uniti perché modifica profondamente il ruolo dello Stato nell’economia e nella società. Per la prima volta, il governo federale interviene attivamente per garantire occupazione, sviluppo e protezione sociale. Ma è anche un laboratorio di sperimentazione politica e sociale grazie al quale vengono introdotte misure come la Social Security Act (1935), antesignana della previdenza pubblica, e leggi sul lavoro volte a riconoscere i diritti dei sindacati.
Nonostante diversi detrattori tra i settori conservatori, dunque, il New Deal riesce a raccogliere il consenso della maggioranza degli americani e rafforza il Partito Democratico per decenni. Certo non mette fine alla crisi, risolta solo con lo sforzo bellico della Seconda guerra mondiale, ma ha contribuito a ricostruire il tessuto civile e istituzionale del paese, fornendo un modello per le politiche sociali del secondo dopoguerra