Con Asse Roma- Berlino s’intende un accordo politico-militare stretto tra l’Italia fascista di Benito Mussolini e la Germania nazista di Adolf Hitler nel 1936. Questa unione d’intenti, inizialmente informale, è stato formalizzato nel 1939 con il così detto Patto d’Acciaio, segnando una svolta decisiva nella politica internazionale e gettando le basi per la Seconda Guerra Mondiale.
L’Asse, però, non era solamente un accordo strategico ma mostrava soprattutto una profonda affinità ideologica tra i due regimi. Sia Mussolini che Hitler erano convinti sostenitori del fascismo, un movimento politico che esaltava la nazione, il leader carismatico, la violenza politica e il militarismo. Entrambi i dittatori sognavano di creare nuovi imperi e di dominare il mondo. Idee che possono essere riassunti in questi punti essenziali.
- Espansionismo: Sia l’Italia che la Germania ambivano ad espandere i propri territori. L’Italia aveva mire sull’Africa e sul Mediterraneo, mentre la Germania voleva riconquistare i territori perduti con il Trattato di Versailles e creare un “spazio vitale” per la razza ariana.
- Isolamento internazionale: Entrambe si sentivano isolate dalla comunità internazionale a causa delle loro politiche aggressive. L’alleanza con un altro paese paria rafforzò la loro posizione.
- Contrasto alle democrazie liberali: Mussolini e Hitler erano entrambi profondamente ostili alle democrazie liberali e ai sistemi politici basati sul pluralismo. L’Asse Roma-Berlino rappresentava una sfida aperta all’ordine mondiale esistente.

Le conseguenze della creazione dell’Asse Roma-Berlino sono stati devastanti e al centro delle peggiori brutalità commesse durante il secondo conflitto mondiale. Tra queste l’inizio della guerra stessa, crimini contro l’umanità come la Shoah e le invasioni in Africa ed Europa.
In sostanza, dunque, l’Asse Roma-Berlino è un capitolo oscuro della storia del XX secolo. L’alleanza tra Mussolini e Hitler, in particolare, è un monito sui pericoli dell’estremismo, del nazionalismo e dell’intolleranza. La Seconda Guerra Mondiale, infatti, ci insegna l’importanza della cooperazione internazionale e della difesa dei valori democratici.