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Home » Cultura » Storia » Perché la Ford Torino si chiamava così?

Perché la Ford Torino si chiamava così?

Dalle famiglie americane agli appassionati di corse, la Ford Torino è entrata nel mito anche grazie a Eastwood (e Starsky & Hutch).
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino24 Gennaio 2025
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Clint Eastwood pulisce la sua Gran Torino
Clint Eastwood pulisce la sua Gran Torino nell'omonimo film (fonte: Warner Bros.)
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La Ford Torino, introdotta nel 1968, deve il suo nome alla città di Torino, un omaggio alla sua reputazione di capitale automobilistica italiana. Questo modello rappresentava una transizione strategica per Ford, che puntava a creare un’auto che combinasse lusso, prestazioni e versatilità.

Torino (Turin in inglese) è conosciuta come la “Detroit d’Italia”, un centro dell’industria automobilistica con marchi storici come Fiat e Lancia. Ford scelse questo nome per evocare eleganza e innovazione, collegandosi alla tradizione automobilistica europea. L’associazione con una città sinonimo di ingegneria di alta qualità ha rafforzato l’immagine del modello.

La Ford Torino nacque come una versione più lussuosa della Fairlane, offrendo comfort e opzioni premium. Il modello del 1968 includeva varianti come la fastback a due porte, la hardtop, la station wagon e la convertibile.

Fin dal principio, la Ford Torino fu progettata per distinguersi nel mercato delle cosiddette muscle car, vetture di dimensioni medio-grandi dotate di motori V8 molto potenti. Già nel 1968, si poteva equipaggiare con il motore 429 Cobra Jet, che garantiva prestazioni eccezionali sia in pista che su strada.

Nel 1972, Ford introdusse il modello Gran Torino, con un design che enfatizzava cofano lungo e coda corta. Questo restyling si rivelò un grande successo commerciale, con quasi 500.000 unità vendute quell’anno. Fu la prima volta che la Torino superò la Chevrolet Chevelle nelle vendite. La macchina divenne celebre anche per la sua presenza nello show di successo Starsky & Hutch.

 

Starsky Hutch Ford Rossa
Una scena di Starsky e Hutch (fonte: Vanity Fair)

Con la sua livrea rossa e la striscia bianca distintiva, questa Torino divenne un simbolo della cultura automobilistica americana degli anni ’70. Qui vi avevamo raccontato la storia rocambolesca della vettura utilizzata nel telefilm.

Più recentemente, la Gran Torino è stata protagonista del capolavoro del 2008 diretto e interpretato da Clint Eastwood, consolidando il suo status leggendario.

La Torino divenne una delle scelte principali per il programma NASCAR di Ford. Il motto di Henry Ford II, “Race ‘em on Sunday, sell ‘em on Monday” (corri la domenica, vendi il lunedì), incarnava perfettamente la sua filosofia di vita.

Con l’introduzione del modello LTD II nel 1977, la serie Torino si concluse, ma resta comunque una delle macchine più memorabili della storia americana.

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