Il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta a Pisa rappresenta uno dei monumenti più iconici (in questo caso l’aggettivo è appropriato) d’Italia, conosciuto in tutto il mondo proprio per la sua caratteristica inclinazione. Ma, come dice la canzone, pende e mai viene giù: cosa impedisce a questa struttura di crollare dopo quasi nove secoli di pendenza? La risposta è scientifica. Partiamo dall’inizio. La costruzione iniziò esattamente il 9 agosto del 1173, durante il periodo di massimo splendore della Repubblica marinara pisana. Sin dalle prime fasi costruttive, il progetto si rivelò complesso. Durante i lavori al terzo piano nel 1178, la torre si inclinò di 5 cm. a sud-est, a causa del sottosuolo instabile. Questa instabilità del terreno costrinse i costruttori a interrompere i lavori per un secolo intero.
Il vero colpevole dell’inclinazione si nasconde nel sottosuolo. La Torre di Pisa poggia su depositi alluvionali geologicamente recenti, che si sono depositati in ambiente lacustre e palustre nel corso del Quaternario. In particolare, sotto la Piazza dei Miracoli si trova uno strato di argilla definito tecnicamente “normalconsolidata”, caratterizzato da un comportamento plastico che non riuscì a sostenere il peso della costruzione.
E qui arrivò l’ingegno degli architetti che per risolvere la questione affrontarono il problema in maniera del tutto originale, ovvero costruirono gli ultimi tre piani curvandoli in direzione opposta alla pendenza, conferendo alla torre quella forma unica. Insomma, hanno compensato così la sfasatura. Al livello scientifico, dunque, il fatto che la torre non cada si spiega col fatto che il peso centrale della torre, pur “sfasato”, cade ancora nel suo baricentro, ovvero in quel punto attraversato il quale un corpo cade. Come se stesse sulla soglia del pericolo costante senza attraversarla mai.
Tuttavia, nel corso degli anni gli ingegneri dovettero intervenire con tecnologie moderne per stabilizzare questa meraviglia medievale. Furono applicati contrappesi di piombo per un peso totale di 900 tonnellate e realizzati complessi lavori di consolidamento delle fondazioni. Risultato? La torre è ancora lì e conquista migliaia di turisti ogni giorno.