Con Anschluss, la Storia ricorda l’annessione dell’Austria alla Germania nazista, avvenuta il 13 marzo 1938. Un evento cruciale nella storia del XX secolo destinato non solo a determinare l’espansione del Terzo Reich, ma anche ad evidenziare l’incapacità delle potenze europee di contenere Adolf Hitler. In sostanza, dunque, le conseguenze dell’Anschluss sono state profonde ed hanno accelerato il cammino verso la Seconda guerra mondiale, modificando gli equilibri geopolitici dell’Europa. Ma come si è arrivati a questo evento?
La Storia non è certo un insieme di momenti unici ed indipendenti. Questo vuol dire che le tracce di un determinato accadimento devono essere cercate nel passato e in cambiamenti politici capaci di mutare anche l’assetto sociale e culturale. Uno di questi è stato il primo conflitto mondiale che ha visto la dissoluzione dell’Impero austro-ungarico. Con il trattato di Saint-Germain del 1919, infatti, viene completamente smembrato ed i territori che lo componevano acquistano un’autonomia cui non sono mai stati abituati.

In questo nuovo assetto l’Austria si ritrova ad essere una nazione fragile, una piccola repubblica indipendente, priva di molte delle risorse e del prestigio che aveva goduto nei secoli precedenti. Anche per questo motivo, dunque, molti austriaci abbracciano l’idea della Grande Germania, ossia l’unificazione di tutti i popoli di lingua tedesca in un unico Stato. Un sogno irrealizzabile a causa del Trattato di Versailles e del Trattato di Saint-Germain. Questi, infatti, vietano esplicitamente qualsiasi fusione tra Austria e Germania, per evitare la rinascita di una potenza tedesca dominante.
Un intento che non ha tenuto conto della grave crisi economica degli anni trenta che ha investito proprio il paese e che lo ha portato, drammaticamente, ad abbracciare la visione nazista di Hitler. Da parte sua, poi, Adolf Hitler, austriaco di nascita, considera l’Anschluss un obiettivo fondamentale della sua politica di espansione. Nel 1934, dunque, tenta un colpo di stato per rovesciare il governo del cancelliere Engelbert Dollfuss, fallendo. Il nuovo cancelliere, Kurt Schuschnigg, cerca di mantenere l’indipendenza dell’Austria, ma subìsce forti pressioni dalla Germania.
Velocemente, dunque, si arriva all’11 marzo 1938. Schuschnigg si dimette sotto pressione e le truppe tedesche entrano in Austria il giorno seguente senza incontrare resistenza. Il 13 marzo, poi, Hitler proclama ufficialmente l’Anschluss e la giovane repubblica diventa una provincia del Reich. Per confermare l’annessione viene anche organizzato un referendum nell’aprile del 1938. Il risultato, ovviamente, è un plebiscito quasi unanime con il 99,7% voti a favore, ottenuti in un clima di intimidazione.