Il regno di Riccardo I d’Inghilterra è durato solamente dieci anni, nello specifico dal 1189 al 1199. Nonostante questo tempo piuttosto breve, però, il sovrano è riuscito a diventare dei più conosciuti e ricordati dell’epoca medievale. Una fama che si deve soprattutto alla letteratura e, in modo particolare, alla volontà di Sir Walter Scott di farlo diventare uno dei personaggi del primo romanzo storico mai scritto. Riccardo Cuor di Leone, infatti, trova spazio nelle pagine di Ivanhoe e della successiva saga da Robin Hood. Qui, in particolare, veste gli abiti di un re giusto in contrapposizione con il fratello, il principe Giovanni.
Al di là di mitizzazioni letterarie, però, a cosa si deve il soprannome che lo ha distinto dagli altri sovrani nonostante la sua breve vita, durata appena 52 anni? Fin dalla gioventù Riccardo sembra essersi guadagnato l’appellativo di Cuor di Leone grazie al suo valore e coraggio in combattimento. Audace nell’affrontare il nemico e particolarmente capace nell’utilizzo delle armi, ha sempre guidato le sue armate posizionandosi in prima fila senza alcun timore.
Un coraggio, forse, sostenuto da una prestanza atletica notevole. Le cronache del tempo, infatti, lo descrivono come particolarmente alto e fiero, dotato anche di una folla capigliatura bionda e di occhi azzurri penetranti. In sostanza, dunque, l’aspetto perfetto per vestire i panni dell’eroe senza macchia, tanto caro alla letteratura cavalleresca. Se, poi, a questo si aggiunge anche il fatto di una morte prematura, ecco che il quadro mitologico diventa completo.
Impegnato contro il il sultano musulmano Saladino durante la terza crociata nel XII secolo, Riccardo I muore il 25 marzo 1199, una volta tornato in patria. Il re, infatti, viene trafitto alla spalla sinistra da un dardo di balestra durante l’assedio al castello di Châlus-Chabrol. Dodici giorni dopo morirà, probabilmente a causa dell’intenzione della ferita. la sua scomparsa prematura, avvenuta durante uno scontro in prima linea, però, non ha fatto altro che avvalorare i racconti sul suo coraggio e, soprattutto, il significato di un soprannome diventato storico.