Il 7 febbraio 1914, il mondo del cinema stava per essere rivoluzionato da un personaggio che sarebbe diventato uno dei più iconici della storia: Charlot, il vagabondo con bombetta, bastone e baffetti, creato dal genio di Charlie Chaplin. Questa maschera, dolce e malinconica, fa la sua prima apparizione nel cortometraggio Kid Auto Races at Venice, girato a Los Angeles da Henry Lehrman. Un momento, questo, che segna l’inizio di una carriera straordinaria per Chaplin e la nascita di una leggenda cinematografica amata ancora oggi.

Ma come è arrivato quel giovane attore inglese a definire un personaggio destinato a scrivere delle pagine importanti dell’intrattenimento? All’inizio del 1914, Charlie Chaplin aveva appena firmato un contratto con la casa di produzione Keystone, guidata da Mack Sennett. Questa, in particolare, era conosciuta soprattutto per le commedie slapstick, ricche di gag fisiche e situazioni esilaranti.
Sennett, dunque, aveva notato il talento dell’attore inglese e lo aveva ingaggiato con l’intenzione di inserirlo nelle sue produzioni. Chaplin, però, non voleva essere solo uno tra i tanti. Aveva una visione personale della comicità e, proprio per questo, decide di creare un personaggio capace di distinguersi dagli altri. Così, prende in prestito alcuni elementi dal teatro e dal music-hall, mescolando eleganza e goffaggine, astuzia e ingenuità. In questo modo nasce Charlot, conosciuto negli Stati Uniti semplicemente come “The Tramp”, ossia, il vagabondo.