Il 12 ottobre 1978 Nancy Spungen, una ragazza di Philadelphia diventata una delle groupie più note del movimento punk, viene trovata dissanguata a causa di un colpo inferto all’addome, sul pavimento del bagno del Chelsea Hotel a New York. Qui viveva con Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols. I due, infatti, si erano incontrati a Londra nel 1977 ed erano diventati una coppia, fortemente autodistruttiva e dipendente da sostanze stupefacenti. Sid, da parte sua, viene ritrovato dalla polizia in uno stato confusionale a causa dell’assunzione di alcol e droga ed immediatamente arrestato con l’accusa di omicidio.
In realtà la dinamica dell’accaduto è rimasta sempre avvolta nel mistero. D’altronde l’esistenza di diverse versioni dei fatti hanno contribuito a rendere ancora più complessa l’intera vicenda. Ad essere ambiguo, ad esempio, è l’atteggiamento dello stesso Sid. All’inizio, infatti, confessa l’omicidio per poi ritrattarlo, sostenendo di non ricordare nulla a causa dell’assunzione di droghe.
Altri, poi, sostengono che si sia trattato di un incidente dovuto, probabilmente, ad una lite tra i due giovani. Per finire, non può mancare l’ipotesi legata alla droga e, in particolare alla persona di uno spacciatore con cui la ragazze avrebbe avuto una lite.
A causa di tutti questi dubbi, dunque, le indagini sulla morte di Nancy Spungen sono state lunghe e tortuose mentre Vicious viene descritto come un mostro sanguinario. Tuttavia, a causa delle sue precarie condizioni di salute e della mancanza di prove concrete, il processo, iniziato il 2 gennaio del 1979, non porta ad con una sentenza definitiva. Anzi, ancor prima della sua conclusione, Vicious muore per overdose di eroina nel febbraio del 1979 a soli 21 anni. La sua tragica fine, dunque, pone fine a una storia che ha continuato a affascinare e a dividere l’opinione pubblica.