La Luna delle Fragole rappresenta uno dei fenomeni astronomici più affascinanti dell’anno, con un nome che evoca tanta dolcezza. Quest’anno cadrà il prossimo 11 giugno. Ma da dove viene questo appellativo Contrariamente a quanto il nome possa suggerire, la denominazione non deriva dal colore rossastro del satellite, che pure si colora leggermente di rosa. Il nome ha origini antiche che risalgono alle popolazioni native del Nord America. Esse erano solite indicare così il plenilunio di giugno perché coincideva con il tempo della raccolta delle fragole selvatiche.
Le diverse culture hanno attribuito nomi differenti a questo plenilunio di giugno. In Europa si parlava di Luna del Miele. Il motivo è esattamente lo stesso: giugno era il mese in cui si raccoglieva il miele. Curiosamente, è proprio da qui che deriva l’espressione “luna di miele”, legata ai matrimoni. Altri popoli l’hanno chiamata Luna di loto nella tradizione cinese, Luna dei cavalli in quella celtica, o Luna verde del mais presso i Cherokee.

Il plenilunio dell’11 giugno 2025 sarà particolarmente speciale per ragioni astronomiche precise. Nell’emisfero nord, infatti, il nostro satellite sarà più basso nel cielo. Qualcosa che si ripeterà soltanto nel 2043. Questo fenomeno è dovuto a una combinazione di elementi astronomici rari. La particolarità deriva dal cosiddetto “standstill lunare maggiore”, un evento che si verifica ogni 18,6 anni, a causa della precessione orbitale. In questo momento la Luna si ritrova a raggiungere posizioni estreme di declinazione rispetto all’equatore celeste. Ecco perché ci apparirà più grande e lievemente colorata. Questi effetti sono dovuti alla rifrazione atmosferica e all’illusione lunare, fenomeni che non modificano realmente le dimensioni o il colore del satellite ma ne alterano la percezione visiva.
L’evento raggiungerà il momento di massima pienezza alle 9:44 del mattino ora italiana, quando non sarà possibile osservarlo. Tuttavia, nelle serate precedenti e successive, la Luna apparirà completamente illuminata.