La malattia di Alzheimer, semplicemente detta Alzheimer è una patologia neurodegenerativa cronica e a decorso progressivo. Essa è la prima causa di demenza nei paesi occidentali. La malattia prende il nome dal neurologo tedesco Alois Alzheimer che fu il primo agli inizi del ‘900 a individuarla e studiarla. La sua prima caratteristica è quella di distruggere le cellule del cervello, provocando una perdita delle funzioni cognitive. La persona affetta da Alzheimer vede peggiorare in maniera inesorabile la memoria e la capacità di ragionare e parlare, fino a essere completamente dipendente dagli altri.
L’Alzheimer, come tutte le malattie neurologiche, è un terreno ancora da scoprire. Si pensa che possa essere legato all’alterazione del metabolismo di una proteina, la proteina precursore della beta amiloide (detta APP). Che si inizia ad accumulare nel tessuto cerebrale. C’è anche una piccola percentuale di influenza genetica sulla malattia. La diagnosi non è tra le più semplici. Solitamente, si fanno analisi che possano evidenziare la presenza di APP. Quindi, risonanza magnetica ad alta definizione, PET e puntura lombare.
Tra i sintomi della malattia di Alzheimer c’è la crescente perdita di memoria a cui si associano difficoltà nell’esecuzione dei semplici gesti quotidiani, disorientamento nello spazio e nel tempo, l’incapacità a parlare, depressione, disturbi del sonno, deliri e allucinazioni.
Per l’Alzheimer non esistono, al momento, né prevenzione né cura che possa permettere la guarigione. Si può intervenire però con uno stile di vita sano e una certa attenzione ad allenare il cervello. Anche con piccoli giochi quotidiani che lascino esercitare la memoria. Utile è anche la somministrazione di terapie mediche specifiche, come gli inibitori dell’acetilcolinesterasi, anti depressivi e anti psicotici. Ovviamente, si tratta di soluzioni tampone che non possono prescindere da una gestione oculata del malato, anche con supporti esterni che alleggeriscano il peso delle famiglie.
A tal proposito, Organizzazione Mondiale della Sanità e Alzheimer disease international ( istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Alzheimer’s disease international hanno istituto nel 1994 una giornata mondiale il 21 settembre. Lo scopo è quello di sensibilizzare il pubblico con iniziative mirate.