La miastenia gravis è una rara malattia autoimmune che compromette la comunicazione tra nervi e muscoli, causando debolezza muscolare e stanchezza estrema. Qualche ora fa, la leggenda del tennis Monica Seles, vincitrice di nove titoli del Grande Slam, ha rivelato di convivere con questa patologia dal 2022, portando l’attenzione su una condizione poco conosciuta. La campionessa ha descritto come semplici gesti quotidiani, come asciugarsi i capelli, siano diventati una sfida, e come a volte, mentre giocava a tennis, vedesse due palline invece di una a causa della visione doppia. Ha raccontato all’Associated Press:
“Stavo giocando con alcuni bambini e familiari e mi capitava di non vedere bene la palla. Pensavo: ‘Ne vedo due’. E questi erano ovviamente sintomi che non potevo ignorare. In quel momento è iniziato questo percorso. E mi ci è voluto un po’ di tempo per assimilarlo davvero, per parlarne apertamente, perché è una cosa difficile da fare. Influisce parecchio sulla mia vita quotidiana. E’ diventato difficile anche asciugare i capelli“.
Questa malattia si manifesta quando il sistema immunitario attacca erroneamente i recettori dell’acetilcolina, una sostanza chimica fondamentale per trasmettere segnali dai nervi ai muscoli. Senza un’adeguata comunicazione, i muscoli si indeboliscono, specialmente dopo l’uso ripetuto, ma possono recuperare con il riposo. I sintomi più comuni includono palpebre cadenti, difficoltà a vedere chiaramente, problemi a parlare o deglutire e debolezza in braccia e gambe. Nei casi più gravi, può colpire i muscoli respiratori, richiedendo interventi medici urgenti. La miastenia gravis è più frequente nelle donne sotto i 40 anni e negli uomini sopra i 60, ma può presentarsi a qualsiasi età.

La diagnosi, spesso complessa, richiede esami specifici come l’elettromiografia (un’analisi della risposta muscolare agli stimoli) o test del sangue per rilevare anticorpi anomali. Monica Seles ha impiegato due anni per ottenere una risposta definitiva, un percorso non raro per questa malattia definita “silenziosa”. Sebbene non esista una cura, i trattamenti possono migliorare la qualità della vita.
Nonostante le difficoltà, Seles affronta la miastenia con la stessa forza mostrata in campo, definendola un “nuovo reset” della sua vita. La sua storia, resa pubblica in vista degli US Open 2025, al via a fine agosto, per sensibilizzare sull’argomento, sottolinea l’importanza di riconoscere i sintomi e di adattarsi alle sfide.