La sindrome della persona rigida, conosciuta anche come la sindrome della Bella Addormentata, è una malattia neurologica che colpisce il cervello e il midollo spinale, andando ad intaccare il sistema nervoso centrale. Proprio per questo motivo, dunque, si esprime attraverso dei disturbi simili a quelli che colpiscono i nervi periferici. La malattia è salita agli onori delle cronache negli ultimi anni per aver colpito Celine Dion e averla tenuta lontano da apparizioni pubbliche e tour mondiali. Ma di cosa si tratta effettivamente? Iniziamo con il dire che la malattia
Le cause che possono portare all’insorgere della sindrome sono imputabili ad una produzione di anticorpi che vanno ad attaccare i propri tessuti. Nello specifico le cellule nervose del midollo spinale che controllano il movimento dei muscoli. Gli anticorpi, infatti, vanno a colpire soprattutto un enzima chiamato decarbossilasi dell’acido glutammico. Questo contribuisce a prevenire un’iperstimolazione muscolare da parte dei nervi. In sostanza, quando la sua produzione diminuisce si ottiene un’allarmante iperstimolazione dei muscoli con conseguente irrigidimento.
A oggi ancora non esiste una vera e propria cura. Come ha più volte evidenziato Celine Dion nelle sue interviste, tra cui l’ultima rilasciata a Vogue France, è possibile solo cercare di limitare gli effetti negativi sulla quotidianità e, soprattutto, la mobilità del busto e dell’addome. Queste, infatti, sono le parti che vengono coprite maggiormente rispetto alla parte inferiore del corpo e delle braccia.
Cinque giorni alla settimana mi sottopongo a terapia atletica, fisica e vocale, lavoro sulle dita dei piedi, sulle ginocchia, sui polpacci, sulle dita, sul canto, sulla voce. Ho due scelte, o mi alleno da atleta e lavoro duro oppure stacco e basta, resto a casa. Ho scelto di lavorare con tutto il corpo e con tutta l’anima, confrontandomi faccia a faccia con un’équipe medica. Troveremo, spero, un miracolo, un modo per curare con la ricerca scientifica, ma devo imparare a conviverci.
Per ora, dunque, il trattamento, consiste nell’assunzione di determinati sedativi come, ad esempio, il diazepam, che va ad allentare la rigidità muscolare. Un’altra opzione possono essere le immunoglobuline. Anche se possono essere assunte per un periodo massimo di un anno. Per finire, poi, ci sono i corticosteroidi che, però, si consiglia di utilizzare sempre per un periodo non troppo lungo, visto che gli effetti collaterali possono essere piuttosto rilevanti.