L’alopecia areata è una malattia autoimmune, ossia legata a un cattivo funzionamento del sistema immunitario, che porta alla perdita totale dei capelli e nella forma più grave anche di tutti i peli del corpo. In sostanza i capelli cadono a causa di un attacco infiammatorio da parte di linfociti T. Essa necessita di una predisposizione genetica. Ed è associata anche ad altre problematiche come tiroidite di Hashimoto, celiachia, psoriasi, vitiligine, diabete mellito di tipo I. Nel 30% dei pazienti si trova anche la dermatite topica. L’alopecia areata si differenzia, quindi, dall’alopecia androgenetica perché in questo caso è uno squilibrio ormonale a provocare diradamento e caduta dei capelli. Non ha nulla a che vedere, inoltre, con l’alopecia da stress, in cui la caduta dei capelli è dovuta a un fattore psicogeno.
L’alopecia areata solitamente colpisce a chiazze il cuoio capelluto ed è reversibile. Se il follicolo, infatti, non è compromesso, i capelli possono ricrescere.
Quando si parla di alopecia areata universale, invece, la perdita di capelli e peli è totale. E il corpo diventa completamente glabro.
Sia l’alopecia areata che quella areata universale si trattano con l’uso corticosteroidi per sopprimere gli anticorpi responsabili dell’attacco. O con terapie a luce ultravioletta. Tuttavia, si tratta di terapie che, una volta smesse, non eliminano il problema, che quindi può ripresentarsi.
Negli ultimi tempi molti personaggi noti hanno parlato del rapporto con questa malattia, balzata agli onori della cronaca perché ne soffre Jada Pinkett Smith, moglie di Will Smith.
Non è facile raccontare la propria storia, le proprie fragilità, mettersi a nudo ma parlarne fa bene a se stessi e può essere un aiuto per altri. La malattia, le scelte che ti fa fare,le difficoltà nel mondo del lavoro e delle relazioni sono cose che condividiamo in tanti. Stiamo…
— @lauraaprati (@lauraaprati) May 1, 2024
Anche la giornalista della Rai, Laura Aprati ha voluto condividere la sua storia, raccontando in una lunga intervista a La Repubblica di essersi trovata completamente senza capelli dall’oggi al domani. Aprati ha spiegato come la sua alopecia sia da legare a una diagnosi di fibromialgia. Aggiungendo come la sua gestione, in particolare l’uso delle parrucche, sia eccessivamente costoso per le malate e i malati. “C’è una grande speculazione intorno alle parrucche. Nel mercato dei capelli si lucra su debolezza e fragilità“, ha detto. Aggiungendo di volersi battere affinché la malattia sia riconosciuta dal Servizio sanitario. Al momento è sotto terapia con un farmaco americano che le ha già fatto ricrescere le ciglia.