È tra muscoli più importanti ma non sappiamo dove si trova: il muscolo psoas è uno dei più profondi e importanti del corpo umano, ma anche tra i meno conosciuti. Interessa non solo la biomeccanica del movimento, ma anche aspetti legati al benessere posturale e persino allo stress. La sua posizione nascosta all’interno del bacino lo rende difficile da individuare e valutare, ma la sua funzione è cruciale per attività quotidiane come camminare, stare seduti o mantenere l’equilibrio.
Il muscolo psoas (dal greco “psōās” = lombo) si colloca nella zona più profonda dell’addome, partendo dalle vertebre lombari (T12–L5) e connettendosi al piccolo trocantere del femore. Fa parte di un gruppo muscolare chiamato ileopsoas, formato dall’unione del muscolo psoas maggiore, psoas minore (non sempre presente) e iliaco.
Grazie alla sua posizione strategica, lo psoas attraversa l’intera cavità addominale, passando accanto agli organi viscerali e incrociando strutture nervose come il plesso lombare. Proprio per questo, tensioni o disfunzioni in questa zona possono avere effetti che vanno oltre il semplice dolore muscolare.

lo psoas è principalmente un flessore dell’anca: permette di sollevare la coscia verso il busto, movimento indispensabile per camminare, correre, salire le scale e mantenere la posizione seduta. Inoltre, grazie alla sua origine sulle vertebre lombari, agisce come stabilizzatore della colonna vertebrale, in particolare del tratto lombare.
In ambito clinico, viene anche considerato un “muscolo posturale”: lavora in modo continuo per mantenere l’equilibrio e l’allineamento del corpo. Uno psoas troppo contratto può generare iperlordosi lombare, mal di schiena cronico, disfunzioni pelviche e difficoltà respiratorie.
In alcune tradizioni orientali e anche in discipline somatiche occidentali moderne, lo psoas viene definito “muscolo dell’anima”. Questa definizione non ha una base scientifica, ma si fonda sull’idea che lo stress e le emozioni represse si accumulino in profondità nel corpo, proprio dove si trova lo psoas. Quando è contratto, può dare una sensazione di chiusura, mentre il rilassamento del muscolo è associato a una maggiore calma interiore.
Studi nel campo della psicosomatica e della neurofisiologia confermano che lo stress cronico può indurre una attivazione costante del sistema simpatico, influenzando muscoli profondi come lo psoas, collegato tramite il nervo genitofemorale e il plesso lombare a molte funzioni autonome.