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Home » Innovazione » Scienza » Chi era Serge Voronoff il chirurgo dell’eterna giovinezza (che ha ispirato un piatto e un cocktail)

Chi era Serge Voronoff il chirurgo dell’eterna giovinezza (che ha ispirato un piatto e un cocktail)

I suoi studi sono ormai superati, ma nella sua epoca il dottor Voronoff illuse il mondo con il sogno dell'eterna giovinezza. Ecco come.
Gabriella DabbeneDi Gabriella Dabbene24 Maggio 2025
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Il chirurgo russo-francese Serge Voronoff
Il chirurgo russo-francese Serge Voronoff (fonte: Storia Che Passione)
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Quello dell‘eterna giovinezza è un sogno che l’uomo rincorre praticamente da sempre, e in tempi più recenti sono stati molti coloro che si sono affidati a studi scientifici – più o meno attendibili – pur di trasformarlo in realtà. Uno degli scienziati più famosi in quest’ambito è senza dubbio Serge Voronoff, chirurgo visionario e a dir poco controverso le cui imprese hanno ispirato poesie, canzoni e persino un cocktail, il Monkey Gland. Scopriamo insieme perché.

Nasce il 10 luglio 1866 a Voronež, in Russia, Sergej Abramovič Voronov – poi francesizzato in Serge Voronoff – da una famiglia ebrea. La Russia zarista non è un luogo accogliente, con l’ascesa dell’antisemitismo, così nel 1885 egli fugge a Parigi, deciso a costruirsi una vita. Nella capitale francese si immerge nello studio della medicina e lavora con Jean-Martin Charcot, il padre della neurologia moderna, diventando poi assistente del chirurgo Jules-Émile Péan. A 29 anni, con un’autorizzazione speciale, ottiene anche la cittadinanza francese.

Nel 1896 il Chedivè d’Egitto cerca un chirurgo capace di modernizzare la medicina del Paese. Péan manda Voronoff, che per 14 anni vive al Cairo organizzando congressi medici e fondando la rivista La Presse Médicale d’Égypte. È qui che inizia a studiare gli effetti della castrazione sull’invecchiamento degli eunuchi, che ispireranno i suoi primi esperimenti nel 1910 al ritorno in Europa. Dopo un breve passaggio a New York, in cui lavora con l’eugenista Alexis Carrel, Voronoff apre un laboratorio a Cagnes-sur-Mer, in Francia, dove inizia a sperimentare sugli animali innestando organi con una maestria che lo rende celebre.

Il filetto alla Voronoff, piatto "afrodisiaco" inventato dall'omonimo dottore
Il filetto alla Voronoff, piatto “afrodisiaco” inventato dall’omonimo dottore (fonte: Dissapore)

Nel 1913 un giovane paziente affetto da cretinismo, Jean G., diventa il suo banco di prova: Voronoff è convinto che il problema sia nella tiroide, e con un’équipe di 19 medici innesta la ghiandola di uno scimpanzé nel ragazzo. L’operazione riesce, e il mondo medico si divide tra considerarlo un genio o un ciarlatano; Serge non si ferma, e negli anni ’20 sviluppa la sua teoria più scandalosa: innestare testicoli di scimmia negli uomini per combattere l’invecchiamento.

Nel corso degli anni ’20 Voronoff esegue centinaia di trapianti nel suo Castello a Grimaldi di Ventimiglia, circondato da scimmie e dalla giovane terza moglie Gerty. Uomini ricchi e famosi si mettono in fila, sperando di ritrovare l’energia della gioventù. La scienza è scettica, ma il pubblico è in delirio; i giornali parlano di lui, Trilussa gli dedica un sonetto, e il suo nome finisce persino in una canzone di Fred Buscaglione, Il siero di Strokomogoloff, che scherza su pozioni miracolose. Pare che Voronoff abbia anche il tempo di ideare un piatto, il filetto alla Voronoff, ossia un filetto di manzo sfumato al cognac a cui attribuisce proprietà afrodisiache. A lui si ispira anche il Monkey Gland, un cocktail a base di gin e succo d’arancia, ancora oggi servito nei bar di tutto il mondo.

Ma la popolarità non basta a fugare ogni dubbio sull’affidabilità delle sue ricerche: gli effetti dei suoi interventi sono dubbi, spesso temporanei, e la comunità scientifica lo guarda con sospetto. La Seconda Guerra Mondiale lo costringe a rifugiarsi negli Stati Uniti, e quando torna in Europa dopo il conflitto trova un mondo profondamente cambiato in cui non ha più credibilità. Muore a Losanna il 3 settembre 1951, a 85 anni, dopo una caduta nella vasca da bagno. Il suo sogno di eterna giovinezza si spegne con lui.

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