Nel weekend tra l’8 e il 10 di settembre 2023 sarà possibile vedere la cometa Nishimura, anche ad occhio nudo, o in streaming. La visione casalinga, sarà possibile con un piccolo binocolo casalingo, puntato verso Est, in condizioni di cielo limpido e privo di inquinamento luminoso. Per chi fosse impossibilitato a rintracciare la cometa dal vivo, sarà sempre possibile seguirne il viaggio in ogni momento attraverso la trasmissione in live.
Il passaggio di questa cometa rappresenta un evento eccezionale, reso possibile dal fatto che l’astro raggiungerà in questi giorni il punto di contatto più vicino con la Terra, transitando a circa 125 milioni di chilometri dal Sole. Il corpo celeste, scoperto lo scorso 11 agosto, che prende il nome dall’astronomo giapponese dilettante Hideo Nishimura, autore della scoperta, rappresenta un unicum, come spiega Nicolas Biver, astrofisico parigino: “È piuttosto raro che una cometa raggiunga il momento di massima visibilità in un lasso di tempo così ristretto dal momento in cui viene scoperta; la maggior parte delle comete, infatti, viene scoperta almeno qualche mese prima, se non addirittura anni prima del passaggio vicino al Sole”.
Lorenzo Condello, giovane studente genovese di fisica e aspirante astronomo, ha rintracciato nei giorni scorsi la cometa, il cui nome ufficiale è C/2023 P1, con le sue strumentazione, e ha raccontato la sua esperienza a una testata locale: “Nei prossimi giorni dovrebbe raggiungere una luminosità tale da renderla visibile anche a occhio nudo. Tuttavia sarà molto vicina al Sole, che ne renderà più difficile l’osservazione. Attualmente è visibile a est poco prima del sorgere del Sole con dei binocoli di media potenza. Con l’app Stellarium possiamo conoscerne la posizione giorno per giorno; però è molto bassa sull’orizzonte, quindi non bisogna avere ostacoli verso est. Inoltre dal 13 settembre in poi si vedrà per pochi minuti dopo il tramonto a ovest, sempre perché molto bassa sull’orizzonte“. La cometa raggiungerà il livello di massima luminosità attorno al 17 settembre, nel momento di maggiore vicinanza all’orbita del Sole, ad una distanza cioè di circa 33 milioni di chilometri.