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Home » Innovazione » Scienza » Cosa sono e a che cosa servono i test di Rorschach?

Cosa sono e a che cosa servono i test di Rorschach?

Dieci tavole per comprendere la condizione psicologica di un individuo. Ecco il test delle macchie oggi messo in discussione.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti8 Novembre 2024
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Una macchia di Rorschach
Una macchia di Rorschach (fonte: Focus)
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Il test di Rorschach, noto anche come “test delle macchie d’inchiostro”, sfrutta la naturale tendenza dell’uomo a dare un significato a stimoli ambigui. Creato dallo psichiatra svizzero Hermann Rorschach nel 1921, consiste nell’osservare una serie di dieci tavole contenenti macchie d’inchiostro simmetriche e descrivere ciò che si vede. Le risposte, apparentemente casuali, vengono poi analizzate da uno psicologo esperto per ottenere informazioni sulla personalità, sui processi mentali e sullo stato emotivo del soggetto.

Una delle dieci tavole del test di Rorschach
Una delle dieci tavole del test di Rorschach – Fonte: Focus

Durante il test, dunque,  viene presentata una tavola alla volta, chiedendo al paziente di descrivere tutto ciò che rappresenta ai suoi occhi. Non esistono risposte giuste o sbagliate: ciò che conta sono i dettagli delle descrizioni, il tempo di reazione e le emozioni che accompagnano le risposte. L’interpretazione di queste, poi, è un processo complesso che richiede una profonda conoscenza della teoria psicoanalitica e di specifiche tecniche di codifica.

Nonostante il suo utilizzo per molti decenni, ad oggi il test di Rorschach è stato sottoposto anche a diverse critiche. Alcuni studiosi, , hanno messo in dubbio la sua validità scientifica, sostenendo che l’interpretazione delle risposte è troppo soggettiva e che il test manca di una solida base empirica.

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