Il microbiota è la popolazione di microrganismi che colonizza un luogo. Il microbioma, invece, è il patrimonio genetico posseduto dal microbiota. Nell’uomo, a eccezione di cervello e sistema circolatorio, esistono mille specie microbiche diverse. Negli ultimi anni, però, a catturare l’attenzione di studiose e studiosi sono state in particolare quelle presenti nel tratto intestinale. Quando si parla di intestino ci riferiamo a un organo chiave per la vita degli esseri umani. Parte finale dell’apparato digerente, esso trasforma il cibo nel carburante che ci sostiene, scindendolo in tutti i macronutrienti essenziali al nostro sostentamento. Compie quest’azione fondamentale proprio grazie all’attività delle popolazioni batteriche che lo abitano. Ovvero, grazie al microbiota intestinale. Per capire come esso funzioni, quali sono le sue particolarità, quanto sia essenziale per il nostro organismo dobbiamo però imparare a leggere il microbioma, la mappa genetica del microbiota.
Negli ultimi anni, come mostrato nel documentario di Netflix, Hack your Health, sono stati fatti passi avanti nello studio dell’intestino, il quale non solo ha un ruolo pratico per tutte e tutti noi, quindi digestione ed espulsione di materiali di scarto. Esso rappresenta una vera e propria mappa della vita, con informazioni essenziali su ciò che siamo e possiamo essere. Ad esempio, alcune ricerche hanno dimostrato come il microbiota umano abbia un impatto sugli stati psicologici. Esso influisce anche sullo sviluppo del sistema immunitario nell’infanzia. E, importantissimo, sullo stato di infiammazione dell’organismo.
Ogni essere umano, infatti, ha un proprio microbiota intestinale. Esso può cambiare in base al patrimonio genetico, al luogo in cui si vive, al tipo di parto alla nascita (naturale o cesareo), allattamento, dieta, abitudini alimentari e così via.
Del microbiota fanno parte batteri, funghi, archeobatteri e protozoi. E anche dei virus. Sono però i batteri quelli che, a livello intestinale, metabolizzano i prodotti della digestione.
Le funzioni del Microbiota
- Barriera: blocca l’azione degli agenti patogeni
- Metabolica: digerisce gli alimenti trasformandoli in vitamine e aminoacidi, metabolizza il colesterolo ed elimina tutto ciò che è scarto.
- Immunitaria: favorisce e protegge l’attività del sistema immunitario
- Neuroendocrina: aiuta la motilità del tratto gastrointestinale.
- Farmacomicrobiomica: favorisce (o inibisce) l’interazione con un farmaco.
La popolazione microbica vive in simbiosi con l’essere umano e per essere in equilibrio deve essere la più varia possibile. Lo stato di equilibrio è detto eubiosi. Quello di squilibrio, che può portare a malattie cardiovascolari, psichiche o oncologiche, si dice disbiosi. Tra le cause della disbiosi c’è una dieta sbagliata, l’abuso di medicinali, l’ansia. E anche malattie dell’apparato gastro intestinale e intollerante alimentari.
Tra i disturbi gastrointestinali causati dalla disbiosi ci sono stitichezza, diarrea cronica, meteorismo, senso di pienezza. Poi le malattie della pelle, disturbi della concentrazione e della memoria, mal di testa.
Come lo possiamo proteggere? Con una dieta bilanciata e uno stile di vita attivo. Anche con l’assunzione di cibi fermentati (yogurt, ma anche kimchi e tempeh). Se necessario, integrando probiotici e prebiotici.
Microbiota e microbioma, un legame inscindibile
Se consideriamo il genoma umano come l’insieme di tutti i geni contenuti nel nostro organismo, il microbioma è la sua parte variabile, poiché si adatta all’ambiente esterno. E varia col variare dell’età e delle condizioni che abbiamo elencato, quindi dieta, parto alla nascita, ambiente etc.
Il microbioma umano è rappresentato da geni che codificano le molecole che il corpo non riesce a produrre in maniera autonoma (quelle dei batteri). Integra così il genoma umano, fornendo il 99% dei geni.
Il microbioma dell’uomo è parzialmente trasmesso dalla madre al figlio. In uno stato di eubiosi il microbioma umano partecipa alla produzione di sostanze fondamentali per la nostra salute. In condizioni di disbiosi, quando la codifica genica delle molecole utili si interrompe, esso può metabolizzare composti dannosi.