Fino a quando a parlarne non è stata l’ex Miss Italia Martina Colombari, che ne ha magnificato le doti in un’intervista al Corriere della Sera, di test dell’epigenetica se ne sapeva poco o nulla. Invece, lo squarcio che si è aperto rivela un argomento molto interessante. L’epigenetica è una disciplina che valuta come ambiente, stile di vita, età, dieta, attività fisica e altri fattori influenzino l’espressione dei geni pur senza modificare la sequenza del DNA. Un test epigenetico, dunque, serve in qualche modo a leggere le “trasformazioni” del DNA in base a queste influenze esterne.
Esso serve a identificare predisposizioni a determinate malattie (compreso il cancro). Spiega come il nostro corpo metabolizza i nutrienti, individuando cibi da evitare o integrare. Evidenzia squilibri nel nostro organismo.
Negli ultimi anni si è molto studiata l’influenza dell’ambiente, dell’inquinamento atmosferico, del fumo, sull’attività del DNA e in particolare sulla modificazione degli Istoni, le proteine che si trovano lungo. Anche la dieta è finita sotto i riflettori. Basti pensare alla docuserie di Netflix Sei ciò che mangi dove coppie di gemelli venivano sottoposte a regimi alimentari sani, di cui uno vegano. Proprio la dieta plant-based (e lo dice anche James Cameron) migliorerebbe la “forza” dei cromosomi, allungando i telomeri.
Il test è relativamente semplice e si compie all’interno dei classici laboratori di analisi, che dispongono delle attrezzature necessarie. Si prelevano campioni biologici (bulbo del capello, saliva o sangue) e con potenti computer si effettua la mappatura di tutti gli indicatori epigenetici.
Il Test S-Drive, questo il nome tecnico, evidenzia 800 indicatori chiave. Per esempio, la presenza di vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, antiossidanti, amminoacidi, tossine, batteri, funghi, muffe/ spore, parassiti, virus, cibi da evitare e interazioni con campi elettromagnetici.
In base ai risultati del test si possono modificare “in corsa” le cattive abitudini. Quindi quali possono essere le ricadute positive?
Il test epigenetico dà informazioni sull’età biologica di un individuo, che può essere diversa da quella cronologica. Una persona può avere 60 anni e averne 30 a livello biologico. Quindi, è utile per modificare in corsa cattive abitudini. E per trovare modi per rallentare l’invecchiamento e migliorare la qualità della vita.
Questo genere di analisi mostra anche come il nostro corpo metabolizza i nutrienti, permettendoci di avere diete davvero profilate. Tra i campi dell’epigenetica rientrano anche studi su patologie come ansia, depressione e altre malattie psicologiche.
Parliamo di costi. Il test ha costi variabili, più o meno elevati a seconda della specificità delle analisi.
Sono credibili? Sì, a patto che vengano interpretati da un medico che può richiedere ulteriori approfondimenti.
I limiti del test epigenetico sono i limiti di una disciplina in continua evoluzione.