La MIP-C, o dermatomiosite anti-MDA5 positiva, è una malattia autoimmune rara, che secondo una recente ricerca inglese sarebbe associata al Covid. Essa cioè sarebbe stata causata proprio dall’infezione da coronavirus SARS-CoV-2. Questa nuova malattia può essere mortale e colpire persone che hanno avuto un’infezione lieve o asintomatica.
La MIP-C è una patologia infiammatoria autoimmune e cronica, con ripercussioni su pelle, muscoli e polmoni. Porta a una polmonite interstiziale e progredisce velocemente verso un esito nefasto. È causata da anticorpi – o meglio autoanticorpi – che aggrediscono l’enzima MDA5 (Melanoma Differentiation-Associated protein 5). Questo è un recettore sensibile all’RNA che rileva il coronavirus SARS-CoV-2 e altri virus a RNA. Cosa vuol dire? Che i virus a RNA come quello del Covid, quando si replicano possono causare produzione di autoanticorpi come quella della MIP-C.
Solitamente la MIPC-C si diagnostica in persone originarie dell’estremo oriente, in particolar modo Cina e Giappone. Per questo il proliferare di casi in persone di razza caucasica ha molto colpito i ricercatori. Si è passati, infatti, passati dallo 0,4 % del 2019 al 2,1 % del 2020, fino al 4,8 % del 2021. Per poi riscendere all’1,7 % del 2022.
A condurre lo studio è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dei Dipartimenti di Medicina e Medicina Cellulare e Molecolare dell’Università della California – San Diego (Stati Uniti) e del Dipartimento di Reumatologia dell’Università di Leeds (Regno Unito).
Insospettiti dall’aumento di casi di dermatomiosite, i ricercatori hanno effettuato delle analisi specifiche sui pazienti colpiti. Notando un incremento di artrite, dolori muscolari ed eruzioni cutanee. Perché si tratta di una scoperta importante? Perché in questo caso, la dermatomiosite è stata causata da un virus ed è quindi diversa rispetto alla versione “classica”. Ecco perché è più difficile tenerne sotto controllo l’andamento.