L’asteroide 2024 YR4 è stato scoperto nel dicembre 2024 e ha attirato l’attenzione della comunità scientifica per la sua possibile traiettoria di collisione con la Terra. Attualmente, le stime indicano una probabilità del 2% che possa colpire il nostro pianeta il 22 dicembre 2032. Probabilità di che diminuiranno ulteriormente nei prossimi anni con nuove osservazioni e calcoli più precisi. Ma nonostante questo, il corpo celeste merita comunque un attento monitoraggio. Anche perché i potenziali luoghi di impatto includono l’Oceano Pacifico orientale, il Sud America settentrionale, l’Atlantico, l’Africa, il Mar Arabico e l’Asia meridionale. Al momento è stato classificato al livello 3 sulla Scala di Torino, che valuta il rischio di impatti cosmici.

Il suo diametro è compreso tra i 40 e i 90 metri, dimensioni che, in caso di impatto, potrebbero causare gravi danni su scala locale. Ovviamente, anche in base alla sua reale dimensione. Si intuisce facilmente che un corpo celeste di 40 metri avrebbe effetti diversi rispetto a uno di 90 metri. Per migliorare la precisione delle previsioni, gli scienziati utilizzeranno il telescopio spaziale James Webb, che grazie alla sua capacità di rilevare le emissioni infrarosse potrà fornire dati più precisi sulla grandezza dell’asteroide. L’osservazione avverrà a marzo e maggio 2025, quando l’asteroide sarà più visibile.
Se 2024 YR4 dovesse colpire la Terra, il danno sarebbe significativo, ma non su scala globale. Secondo le stime, un impatto potrebbe generare un’onda d’urto devastante su un raggio di circa 4,5 miglia (circa 7 km), con effetti letali per persone, animali e infrastrutture all’interno di quest’area. Tuttavia, non avrebbe conseguenze paragonabili all’asteroide che portò all’estinzione dei dinosauri. Insomma, non si prevedono alterazioni del clima globale o impatti su vasta scala.