Un intervento all’avanguardia è stato realizzato presso l’ospedale Molinette di Torino, segnando un passo avanti nella terapia chirurgica del tumore alla prostata. Grazie a una combinazione di tecnologia laser e realtà aumentata, i medici hanno offerto a un paziente un’esperienza unica: mentre veniva operato, l’uomo, sveglio durante la procedura, ha potuto immergersi in un ambiente virtuale che lo ha trasportato in una spiaggia caraibica, rendendo il trattamento non solo efficace ma anche meno stressante.
La tecnica utilizzata, chiamata TPLA (Transperineal Laser Ablation), si basa su un laser di precisione che colpisce esclusivamente la zona della prostata affetta dal tumore, preservando i tessuti sani circostanti. Questo approccio mininvasivo, eseguito in anestesia locale, consente di ridurre i rischi di complicanze, come l’incontinenza urinaria o la disfunzione erettile, che spesso accompagnano trattamenti più invasivi come la prostatectomia radicale o la radioterapia. I dati statistici parlano di un 95% dei pazienti che conserva la continenza urinaria e la funzione sessuale. La tecnica TPLA si rivolge a pazienti con tumori prostatici a rischio intermedio e localizzati.

L’operazione dura circa un’ora e si avvale di una sonda ecografica transrettale per guidare il laser con estrema precisione, garantendo un’azione mirata e un recupero rapido. Il paziente viene generalmente dimesso il giorno successivo, con un catetere vescicale rimosso entro pochi giorni.
La procedura non è solo avveniristica per la capacità di intervenire solo sui tessuti malati, ma anche per il modo in cui il paziente viene messo a suo agio tramite l’uso di un visore 3D per la realtà aumentata. In questo modo può “viaggiare” in una spiaggia tropicale, per alleviare ansia e disagio. Un effetto benefico non da poco. Questo progresso medico rappresenta una speranza per molti uomini, dimostrando che la scienza può unire precisione, innovazione e attenzione al benessere psicologico del paziente, anche durante interventi complessi.